Intervento di Fausto Ridolfo - Casartigiani
Il 2013 rappresenterà un’estate molto calda per le imprese ed i
cittadini, dovute all’acconto della
prima rata dell’Imu, all’introduzione della Tares ed all’aumento dell’aliquote
iva; il quadro dei
balzelli fiscali delineati non farà altro che far diminuire gli
acquisti e quindi i consumi da parte dei
cittadini ed gravar ancor di più le imprese di imposte e tasse nonché
far aumentare le aziende in
crisi.
L’introduzione della Tares (Tariffa Rifiuti e Servizi) in Sicilia
rappresenta un vero e proprio enigma,
in quanto fino al 31 dicembre 2013 vi è la proroga dei ato rifiuti,
questa proroga porta con se molti
dubbi, in quanto i Comuni per introdurre il pagamento della Tares
dovranno redigere il
regolamento comunale nonché la redazione del piano finanziario per la
gestione dei servizi dei
rifiuti e dei servizi indivisibili. Delle domande sorgono spontanee:
quali saranno le analisi inerenti
ai costi che i comuni dovranno effettuare per rendere a regime lo
svolgimento dei servizi? I debiti
che i singoli comuni hanno nei confronti dell’ato saranno inseriti nel
tributo comunale Tares?
Quali criteri verranno utilizzati per realizzare il piano finanziario?
A questi dubbi vi è anche la
certezza che in provincia di Messina non vi è stata una reale e
concreta strategia di sviluppo della
filiera di gestione dei rifiuti che poteva consentire una migliore
gestione dei rifiuti oltre che un
risparmio economico per cittadini ed imprese.
Altro tema dolente il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica
amministrazione che stanno
mettendo in ginocchio le imprese, in quanto con il restringimento
della concessione del credito da
parte delle banche e con gli enti pubblici che non effettuano i
pagamenti non prima di un anno con
punte di pagamenti anche di oltre i 3 anni, succede che l’imprenditore
si trovi alla fine ad un bivio
o chiude l’attività oppure ahimè si troverà costretto a rivolgersi agli usurai questa è la triste realtà.
Il ritardo dei pagamenti da parte dei Comuni è dovuto ai ritardi dei
trasferimenti dei fondi dalle
regioni ai comuni e poi anche il patto
di stabilità che spesso
e volentieri blocca i comuni nel poter
effettuare i pagamenti per le imprese.
Bisogna sollecitare la Regione Sicilia a trasferire nei tempi previsti
le somme delle trimestralità ad i
comuni sennò si rischia il tracollo delle imprese. Con il d.lgs
192/2012 si è introdotto che per i
contratti stipulati dal 1° gennaio 2013 gli enti pubblici dovranno
effettuare i pagamenti entro
30/60 giorni, nel caso non avvenga ciò alla imprese di diritto
usufruiranno degli interessi mensili
per il ritardo dei pagamenti, ma con la crisi economica che c’è alle
imprese non interessa avere un
buon tasso di interesse a titolo risarcitorio alle imprese interessa
il pagamento di quanto dovuto
nei tempi previsti dal contratto, ma se dallo Stato non arrivano le
somme per i trasferimenti ai
comuni non ci sarà di fatto risolto il problema dei ritardi dei
pagamenti verso le imprese.
Bisogna intervenire con urgenza con la Regione Sicilia per il rilancio
dei fallimentari distretti
produttivi e per il rilancio dei distretti turistici, bisogna far si
che le associazioni dei datori di lavoro
svolgano un ruolo di impulso nel rilancio dei distretti. E’
fondamentale adoperarsi per far si che
escano con celerità i bandi per i fondi fesr regionali in quanto le
somme ci sono, quello che è
mancato nel corso di questi anni è stata la pubblicazione di molti
bandi regionali.
Diventa fondamentale il ruolo che rete imprese italia può svolgere per
il rilancio della nostra
economia
messinese.Un ringraziamento all'amico Gianni Lo Re di Casartigiani Messina, che mi ha dato la possibilità di rappresentare Casartigiani all'incontro di Rete Imprese Italia.
Dott. Fausto Ridolfo - Casartigiani dei Nebrodi
Via Pirandello,1
98061 Brolo (Me)
cell.3293222740 - fax 0941563649 email: centroserviziaziendali@gmail.com
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