lunedì 29 agosto 2016

Permessi Legge 104/1992: proroga degli effetti del verbale rivedibile

La Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 detta i principi dell’ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza della persona portatrice di handicap.
In particolare, l’articolo 33 della Legge n. 104/1992 e l’art. 42 del D.Lgs n. 151/2001 (TU sulla maternità/paternità) prevedono specifiche agevolazioni lavorative:

• sia per i familiari che assistono persone con handicap in situazione di gravità,
• che per gli stessi lavoratori con disabilità grave.

I benefici consistono in permessi e/o congedi retribuiti, coperti da contribuzione figurativa. Più precisamente, in presenza di determinate condizioni di legge, è possibile beneficiare di:

• permessi mensili retribuiti (fruibili anche ad ore);
• prolungamento del congedo parentale o, in alternativa, riposi orari giornalieri;
• congedo straordinario della durata massima di 2 anni.

Per poter usufruire dei permessi/congedi deve sussistere, tra l’altro, la condizione di grave disabilità del lavoratore o di un suo familiare.
La condizione di grave disabilità deve essere accertata dalla competente Commissione ASL che, su specifica richiesta del soggetto interessato e dopo una visita specifica, rilascia un apposito verbale.
Il verbale relativo all’accertamento della grave disabilità può essere oggetto di revisione nell’ambito di una successiva visita da parte della Commissione.
A tale proposito, l’articolo 25, comma 6 bis, del DL n. 90/2014 convertito in Legge n. 114/2014, stabilisce che:

“Nelle more dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap in possesso di verbali in cui sia prevista rivedibilità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura. La convocazione a visita, nei casi di verbali per i quali sia prevista la rivedibilità, è di competenza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS)”.

Poiché la Legge n. 114/2014 è entrata in vigore il 19 agosto 2014, ne consegue che,

• i lavoratori titolari dei benefici (permessi/congedi) correlati alla grave disabilità in base a verbali con revisione prevista a partire dal 19 agosto 2014,
• possono continuare a fruire delle prestazioni anche nelle more dell’iter sanitario di revisione.

Prima dell’entrata in vigore della suddetta disposizione il lavoratore non poteva continuare a fruire dei benefici connessi alla grave disabilità nel periodo compreso tra la data di scadenza del verbale soggetto a revisione ed il completamento dell’iter sanitario di revisione.

Alla luce di quanto sopra l’INPS, nella Circolare n. 127 dell’8 luglio 2016, precisa che
• il datore di lavoro può continuare a porre a conguaglio le somme anticipate per le prestazioni in esame oltre la data di scadenza riportata nel provvedimento di autorizzazione a suo tempo rilasciato in base al verbale rivedibile e fino al compimento dell’iter sanitario di revisione;
• a partire dall’8 luglio 2016 (data di pubblicazione della circolare in esame), le autorizzazioni rilasciate dall’INPS sulla base di un verbale soggetto a revisione non riporteranno più una data di scadenza, ma indicheranno espressamente che l’efficacia del provvedimento avrà validità fino alla conclusione dell’iter sanitario di revisione.

Dott. Fausto Ridolfo - Consulente del Lavoro
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venerdì 26 agosto 2016

Agevolazioni nazionali: Turismo e Cultura

Con il  Piano stralcio “Cultura e Turismo sono stati assegnati al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT ) 1.000 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, per il ciclo di programmazione 2014-2020 del Piano stralcio “Cultura e Turismo”.
Il CIPE ha così potuto destinare le risorse stanziate ai tre macro-aggregati:

 “sistema museale italiano”,

“sistemi territoriali turistico-culturali” ;

 “interventi vari di completamento particolarmente significativi”.

Il Piano stralcio “Cultura e Turismo” per la cui realizzazione, viene assegnato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), l'importo complessivo di 1.000 milioni di euro a valere sulle risorse del FSC: Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per il ciclo di programmazione 2014-2020, ai sensi della lettera d) dell'art. 1, comma 703, della legge n. 190/2014.

Con la delibera 1 maggio 2016, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13 agosto 2016, il CIPE - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha così potuto ripartire le somme a disposizione ai tre macro-aggregati:

- sistema museale italiano, con un valore complessivo di 645 milioni di euro;

- sistemi territoriali turistico-culturali con un valore complessivo di 185 milioni di euro;

- insieme di interventi di completamento particolarmente significativi e di nuovi interventi a cui è destinata una riserva di importo pari a 170 milioni di euro.

Nell'ambito di tale riserva, 150 milioni di euro sono assegnati a favore di interventi, non superiori a 10 milioni di euro, afferenti al progetto di recupero di luoghi culturali dimenticati, denominato “Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” e 20 milioni di euro a favore di interventi di particolare strategicità.

Tenuto conto degli stanziamenti di bilancio dello Stato relativi al FSC 2014-2020, l'assegnazione disposta con la delibera seguirà il profilo di spesa così delineato:

- 64 milioni di euro per l'anno 2016,

- 90 milioni di euro per l'anno 2017,

- 196 milioni di euro per l'anno 2018,

- 237 milioni di euro per l'anno 2019,

- 194 milioni di euro per l'anno 2020,

- 125 milioni di euro per l'anno 2021,

- 94 milioni di euro per l'anno 2022.

La delibera stabilisce inoltre che un importo non inferiore all'80% della dotazione complessiva del Fondo sia impiegata per interventi da realizzare nei territori delle Regioni del Mezzogiorno.
Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo
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martedì 23 agosto 2016

Locazioni Turistiche i vantaggi del regime Forfettari

Per le Locazioni turistiche, la pressione fiscale è minore per i regione fiscale “i forfettari”. Dal confronto tra il carico fiscale complessivo dei soggetti “non imprenditori”, che assoggettano i proventi della locazione turistica ad aliquota IRPEF progressiva (come redditi da fabbricati o come redditi diversi) e quello dei soggetti imprenditori, aderenti al regime forfettario, si rileva come probabilmente come questi ultimi siano incisi dalle imposte in misura inferiore.  
Nello specifico, per le “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione”, all’art. 1, comma 54 lett. a), della Legge n. 190/2014 (Stabilità 2015) prevede un coefficiente di redditività del 40% sui ricavi “da ritenersi più che congruo rispetto ai costi medi effettivamente sostenuti nel settore”. Oltre al vantaggio, caratterizzante il regime forfettario, dell’applicazione dell’imposta sostitutiva ad aliquota del 15%, peraltro ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività. 
I benefici, inoltre, si riflettono anche in capo agli utilizzatori dei servizi. “La scelta del regime forfettario, infatti, comporta il non addebito dell’IVA al consumatore finale, così come avviene per i soggetti “non imprenditori”, equiparando il prezzo del servizio e quindi evitando alterazioni del mercato e della concorrenza su tale versante”. 
I forfettari sarebbero avvantaggiati anche sotto il profilo della regolamentazione amministrativa dell’attività.   
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venerdì 12 agosto 2016

Romania : FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO PER IL SETTORE COSTRUZIONI

Budget totale: 11,8 mld di euro, di cui 9,4 mld di euro di cofinanziamento europeo.
I finanziamenti stanziati nell' ambito del POGI sono stati divisi per priorità chiave di sviluppo della Romania nei seguenti settori: 
TRASPORTI (dotazione finanziaria di 6,8 miliardi di euro, di cui 5,1 mld di euro di fondi UE);
AMBIENTE (stanziamento di 4,47 mld. di euro, di cui 3,8 mld. di euro di fondi UE);
ENERGIA (dotazione di 0,6 miliardi di euro, di cui 0,52 mld. di euro di fondi UE).  
Le imprese possono accedere ai finanziamenti solo attraverso la partecipazione individuale o in consorzio con un’altra ditta, ovvero in una Associazione Temporanea di Imprese (in romeno Asociere în Participaţie, Associazione in partecipazione) alle gare d’appalto.

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE Budget totale: 8,25 mld di euro, di cui 6,7 mld di euro di cofinanziamento europeo. 
Il POR si basa sulle priorità di sviluppo comuni:
Ricerca e innovazione;
 Efficienza energetica;
 Infrastruttura stradale, sociale, dell’istruzione e del turismo;
 Realizzazione del catasto nazionale;
Sviluppo urbano e aumento della capacità amministrativa.

Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo con recapito in Romania da ottobre 2016 elabora:

ATTIVITÀ E SERVIZI DI ASSISTENZA OFFERTI ALLE IMPRESE:

-          Pubblica sul sito istituzionale degli annunci di gara e anteprima grandi progetti ed  “Opportunità Commerciali”;
-          Pubblica sul sito istituzionale delle news relative ai fondi strutturali e di coesione nonché sulle gare di appalto;
-          Fornisce assistenza alle imprese italiane, procurando informazioni sul mercato romeno, effettuando il costante monitoraggio dei Programmi Operativi e delle gare d’appalto bandite dai beneficiari diretti dei fondi europei;
-          Fornisce servizi informativi mirati alla creazione di rapporti di collaborazione con partner locali tramite la presentazione di progetti comuni;
-           Organizza incontri con le autorità/organismi intermediari locali che gestiscono i programmi operativi nonché con potenziali partners;  
-          Organizza seminari informativi per illustrare alle imprese italiane le opportunità definite all'interno dei Piani Operativi e le modalità di presentazione dei progetti;

-           Offre servizi di monitoraggio gare di appalto secondo i settori di interesse; • Trasmette mensilmente una newsletter contenente oltre alle informazioni sui fondi comunitari, anche altre informazioni economiche.
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mercoledì 10 agosto 2016

Cooperative agricole: via al nuovo contratto nazionale

Con il rinnovo del contratto collettivo nazionale Le imprese cooperative, erogareranno un aumento medio del salario pari a 77 euro in 4 anni, con un incremento del 5,6% a regime. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i dipendenti delle cooperative agricole è stato firmato da AGCI-AGRITAL, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, e dalle sigle sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. Un contratto applicato attualmente da circa 4mila imprese per un totale di 60mila lavoratori.

Il nuovo contratto contiene anche delle linee guida per incentivare e sostenere la contrattazione di secondo livello, in quanto si è consapevoli che lì dove ci sono delle risorse è auspicabile che vengano redistribuite all’interno delle imprese: per questo il contratto nazionale dovrà porsi sempre di più come la cornice di riferimento e sostenere la produttività aziendale. Tra le misure inserite nel rinnovo contrattuale una novità importante riguarda l’integrazione dall’80% al 100% della retribuzione per le lavoratrici in maternità nei 5 mesi di astensione obbligatoria.
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martedì 9 agosto 2016

Bandi Internazionali: Bando FLEGT 2016

La FAO ha recentemente comunicato le scadenze 2016 del programma FLEGT che gestisce insieme all’UE. Si tratta di uno strumento per migliorare la governance nel settore forestale attraverso il miglioramento delle politiche e far crescere le capacità della società civile e del settore privato e personale del settore forestale per la gestione delle risorse naturali. Il programma è aperto a istituzioni governative, alla società civile e alle organizzazioni del settore privato nei paesi produttori di legname impegnati in accordi volontari di partenariato del FLEGT (Camerun, Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Congo, Rep Dem Congo, Gabon, Ghana, Guyana, Honduras, Indonesia, Laos, Liberia, Malesia, Myanmar, Thailandia e Vietnam). I grant possono arrivare fino a 110 mila dollari per un periodo massimo di 15 mesi. La scadenza per la concept note è fissata al 15 settembre 2016.
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venerdì 5 agosto 2016

Cooperative Sociali dal 1 gennaio 2016 aliquota iva al 5 %

L’aliquota IVA al 5% per le prestazioni delle cooperative sociali la data spartiacque è il 1° gennaio 2016: è quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 31/e   pubblicata il 15 luglio. La prassi è infatti incentrata sull’aliquota IVA per le cooperative sociali introdotta dalla Legge di Stabilità 2016. La circolare chiarisce che l’aliquota IVA, in questi casi, è del 5% su alcune prestazioni socio-sanitarie, assistenziali ed educative rese dalle cooperative sociali e dai loro consorzi.
La prassi focalizza l’attenzione anche sulla decorrenza temporale delle nuove norme. Afferma infatti che si applicano alle operazioni compiute in base a contratti stipulati dopo il 31 dicembre 2015 e ancora in essere; per i contratti stipulati entro tale data, invece, le cooperative applicheranno l’aliquota IVA del 4% o il regime di esenzione. Va anche osservato che la nuova disciplina trova applicazione con riferimento ai rinnovi ed alle proroghe successivi alla data del 31 dicembre 2015, anche se riferiti ai contratti conclusi prima di tale data.
 Specifica la prassi che “ai fini dell’individuazione, sotto il profilo temporale, della disciplina applicabile, si fa riferimento alla data della stipula, del rinnovo o della proroga dei contratti in argomento, che avvengono, generalmente, a conclusione delle procedure di affidamento esperite e a seguito dell’adozione delle relative delibere da parte dell’ente concedente”.
 Va inoltre osservato che tra i contratti soggetti all’aliquota del 5%, rinnovati o prorogati a partire dal 1° gennaio 2016, ci sono anche quelli aventi come controparte contrattuale i soggetti privati, che, in qualità di utenti o familiari, provvedono alla integrale corresponsione delle rette.
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lunedì 1 agosto 2016

Agricoltura - Fondo Latte

Le agevolazioni previste dal Fondo Latte, possono accedervi tutte le imprese che fanno parte del settore lattiero-caseario, in particolare i produttori di latte bovino che risulteranno in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.
Sarà possibile accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito gestito da Ismea .
Se l’impresa dovesse avere bisogno, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso di giovani imprenditori agricoli under 40) che l’ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.

Il Fondo Latte prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività.
Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:
1. le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);
2. le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).
L’impresa agricola potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell’impresa stessa.
La domanda per il fondo latte va presentata all’Ismea. Entro quindici giorni dalla presentazione della domanda di agevolazione, l’ISMEA comunicherà l’esito all’impresa e alla banca che, in caso di esito positivo, valuterà il merito creditizio con riferimento al finanziamento richiesto, dandone comunicazione all’impresa e all’ISMEA. In caso di valutazione positiva anche da parte della banca, si potrà procedere alla firma del contratto di finanziamento.

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