sabato 25 agosto 2018

Bando Misura 6.4.a del PSR 2014/2020 - diversificazione dell’attività agricola verso la creazione e sviluppo di attività extra-agricole – Agriturismo


Pubblicata dall’Assessorato dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Regione Sicilia, la Misura 6.4.a del PSR 2014/2020 relativa al supporto alla diversificazione dell’attività agricola verso la creazione e sviluppo di attività extra-agricole – Agriturismo (Regime in Esenzione).
La misura intende promuovere la diffusione delle attività agrituristiche, attraverso l’implementazione di servizi informativi, redazione di brochure, investimenti in strutture per attività ricreative, sportive e culturali, per attività di ospitalità e di ristorazione (purché congiunta a quella di ospitalità) e potranno anche essere realizzati investimenti rivolti alla didattica. Gli interventi sono mirati alla creazione di nuove attività e all’ampliamento di quelle esistenti, attraverso la ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento delle strutture aziendali.
Soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoltori, singoli o associati, e i coadiuvanti familiari.
Gli ambiti di intervento ammissibili sono:
Agriturismo, in cui possono essere ricomprese le iniziative riguardanti le aziende/fattorie didattiche, e l’attività di ristorazione, purché congiunta a quella di ospitalità; investimenti per l’offerta di servizi per l’agriturismo relativi alla realizzazione di attività informativa, alle attività sportive, ricreative e culturali, ivi inclusi interventi per la fruizione di aree naturali quali Natura 2000, Parchi o Riserve;
Investimenti nel campo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC), anche mediante attivazione di servizi di e-commerce o l’utilizzo di nuovi strumenti digitali.
Il sostegno è concentrato nelle zone rurali C (compresa C1) e D, in proporzione superiore all'incidenza di tali zone rispetto alla popolazione regionale totale, con una percentuale pari almeno al 57,11%. Soddisfatta tale condizione si procederà al finanziamento degli investimenti collocati utilmente in graduatoria, prescindendo dalla localizzazione degli stessi rispetto alle zone rurali.
La sovvenzione in conto capitale, avrà un’intensità di aiuto del 45% per le piccole e micro imprese, e del 35% per le medie imprese.
Il massimale di investimento ammissibile è di 1.000.000,00 di euro per azienda singola o associata. Il beneficiario dell’aiuto deve apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno, allegando idonea documentazione bancaria o di altro istituto autorizzato, comprovante tale disponibilità (requisito di ammissibilità).
La dotazione finanziaria, per l’intero periodo di programmazione 2014-2020, è pari a 20 milioni di euro.
Le domande di partecipazione al bando potranno essere caricate sul portale SIAN di AGEA dal 20 settembre 2018 al 20 dicembre 2018. 
Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo
Via Pirandello,1
98061 Brolo (Me)
Sede di Brolo: orario di ricevimento su appuntamento: Lunedì e mercoledì dalle ore 16,30 alle 18,30
Recapito di Milazzo C.da Fondaco Pagliara: ricevimento su appuntamento il martedì dalle 17,30 alle 18,30.
Recapito di Messina :Via Garibaldi,268;  ricevimento su appuntamento il giovedì dalle ore 17,00 alle ore 19,00.
Contatti: cell. 3293222740 fax 1782213101 - 


giovedì 23 agosto 2018

Consulenza e Fondi Interprofessionali


La formazione continua per le Società pubbliche e la Pubblica Amministrazione:
Attraverso “Fondi Paritetici Interprofessionali” nazionali per la formazione continua, che sono Organismi Bilaterali di natura associativa promossi dalle Organizzazioni di rappresentanza delle “Parti sociali” attraverso specifici Accordi interconfederali stipulati dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale. I “Fondi Paritetici Interprofessionali” finanziano piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, che le imprese in forma singola o associata decidono di realizzare per i propri dipendenti.
Ai Fondi possono aderire PMI, grandi imprese, studi professionali, società cooperative, aziende agricole e, in generale, tutte quelle aziende che versano all’INPS lo 0,30% (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”).
 Dal 2009 possono aderire ai Fondi Interprofessionali anche le Aziende di servizi pubblici, a partecipazione pubblica totale e/o parziale, in quanto obbligate al pagamento dei contributi INPS contro la disoccupazione involontaria (ex art. 20 comma 4, 5, 6 del Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133, “Estensione dell’obbligo assicurativo contro la disoccupazione involontaria” e Circolare esplicativa  Inps n. 18 del 12 febbraio 2009).
Infine, dal 2013, possono aderire anche gli Enti Pubblici (Amministrazioni centrali e periferiche, Enti Locali, ecc.) per il personale assunto a tempo determinato, in quanto obbligati al pagamento dei contributi ASPI e contro la disoccupazione involontaria (ex2 della Legge 28 giugno 2012, n. 92, “Aspetti di carattere contributivo” e Circolare INPS n.140 del 14 dicembre 2012).
Secondo quanto previsto dalla Legge n. 388/00, le imprese (e gli Enti Pubblici) possono scegliere di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’Inps alla formazione dei propri dipendenti, aderendo ad un Fondo Interprofessionale. I datori di lavoro potranno infatti chiedere all’Inps di trasferire il contributo dello 0,30% ad uno dei “Fondi Paritetici Interprofessionali”. L’iscrizione avviene attraverso il Modello UNIEMENS (ex DM10), inserendo nello spazio dedicato (Gestione Fondi Interprofessionali) il codice del Fondo prescelto e il numero dei lavoratori dipendenti
 Gli ambiti della formazione
L’Azienda o l’Ente pubblico può presentare un piano che permetta l’acquisizione di competenze in qualunque ambito formativo.
A titolo esemplificativo si elencano alcuni di questi: Armonizzazione del bilancio, manovre governative, Legge 231/02, Legge 190/2012, Salute e sicurezza dei lavoratori (formazione obbligatoria exD.Lgs.81/2008), Ambiente, Sviluppo organizzativo, Innovazione Tecnologica, Competenze di Base, Competenze Tecnico-professionali e Competenze Trasversali
 I vantaggi per le aziende e gli enti pubblici iscritti al FONDO
•La possibilità di realizzare percorsi formativi per propri dipendenti senza nessun aggravio economico per l’azienda.
• L’utilizzo “attivo” dello 0,30 che altrimenti andrebbe perso.
• La possibilità di inserire tra il personale docente e organizzativo anche i propri dipendenti (che saranno rendicontati al costo reale).
• La possibilità di utilizzare una pluralità di metodologie formative, dalle lezioni frontali alla Formazione e-learning, dal training on the job al coaching (personale e di gruppo), dal project work ai seminari partecipati.
Se non sei ancora iscritto e intendi iscriverti ad un “Fondo Interprofessionale” o sei iscritto a uno di questi e vuoi presentare un piano formativo, lo studio di consulenza aziendale del Dott. Fausto Ridolfo, per l’esperienza acquisita nella formazione finanziata   è in grado di supportarti nella iscrizione, progettazione, gestione, monitoraggio, rendicontazione e certificazione del Piano formativo.

 Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo
Via Pirandello,1
98061 Brolo (Me)
Sede di Brolo: orario di ricevimento su appuntamento: Lunedì e mercoledì dalle ore 16,30 alle 18,30
Recapito di Milazzo C.da Fondaco Pagliara: ricevimento su appuntamento il martedì dalle 17,30 alle 18,30.
Recapito di Messina :Via Garibaldi,268;  ricevimento su appuntamento il giovedì dalle ore 17,00 alle ore 19,00.
Contatti: cell. 3293222740 fax 1782213101 - 
email: centroserviziaziendali@gmail.com

mercoledì 22 agosto 2018

Il programma Erasmus per giovani imprenditori


Il programma Erasmus per giovani imprenditori aiuta gli aspiranti imprenditori europei ad acquisire le competenze necessarie per avviare e/o gestire con successo una piccola impresa in Europa. I nuovi imprenditori apprendono e scambiano conoscenze e idee di business con imprenditori già affermati, dai quali vengono ospitati e con i quali collaborano per un periodo da 1 a 6 mesi. Il soggiorno è cofinanziato dalla Commissione europea.
Può prendere parte al programma come nuovo imprenditore se:
  • sei seriamente intenzionato ad avviare una tua attività sulla base di un solido progetto imprenditoriale;
  • hai costituito un’impresa nell’arco degli ultimi 3 anni.
La tua (futura) impresa o attività può operare in qualsiasi settore. Non ci sono limiti di età.
A ogni modo, devi anche:
  • risiedere stabilmente in un in uno dei paesi partecipanti al programma;
  • avere un’idea o un progetto imprenditoriale concreto, riportato in un progetto d’impresa;
  • essere disposto a dedicare la tua motivazione e il tuo impegno alla collaborazione con un imprenditore esperto di un altro paese partecipante;
  • essere pronto a contribuire allo sviluppo dell’attività dell’imprenditore ospitante mettendo a sua disposizione le tue competenze e le tue abilità;
  • essere disposto ad aggiungere i fondi necessari a complementare il finanziamento offerto dal programma per coprire i costi del tuo soggiorno all’estero.
La partecipazione attiva al programma Erasmus per giovani imprenditori offre agli aspiranti imprenditori grandi benefici, opportunità uniche che li aiutano ad avviare o gestire con successo la propria attività:
  • Fino a sei mesi di soggiorno presso un imprenditore già affermato in un altro paese partecipante al programma; in questo periodo il giovane professionista acquisisce in modo pratico e diretto importanti conoscenze su molteplici aspetti della costituzione di un’impresa, quali: marketing e vendite, contabilità finanziaria, rapporti con il cliente, finanza aziendale, ecc. È un’ottima occasione per migliorare il proprio progetto d’impresa.
  • Potenziamento della fiducia in se stessi e delle proprie abilità: know-how o conoscenze specifiche del settore, competenze tecniche e di gestione.
  • Opportunità di collaborare con altri imprenditori e di sviluppare rapporti di cooperazione commerciale oltre confine.
  • Ampliamento della propria rete di contatti e creazione di rapporti duraturi la cui utilità può manifestarsi sotto forma di consulenza reciproca, referenze aziendali e individuazione di nuovi partner all’estero.
  • Occasione di conoscere sistemi culturali e organizzativi diversi e di scoprire come funzionano le imprese in unaltro paese partecipante al programma.
  • Possibilità di conoscere e capire la realtà aziendale di un altro paese partecipante.
  • Miglioramento delle proprie competenze linguistiche.
il nuovo imprenditore che partecipa al programma Erasmus per giovani imprenditori spettano i seguenti compiti e le seguenti responsabilità:
  • Elaborare e firmare un progetto di "Impegno per la qualità" che garantisca il regolare sviluppo del rapporto di lavoro con l’imprenditore ospitante. Il documento deve indicare, tra l’altro, gli obiettivi del soggiorno e la proposta per un programma di attività.
  • Firmare un accordo con il centro di contatto locale relativo al pagamento della sovvenzione assegnata per il soggiorno. Il documento deve specificare i compiti, le responsabilità, le condizioni finanziarie e le implicazioni legali del progetto nell’arco del periodo stabilito.
  • A soggiorno ultimato, compilare e consegnare un questionario, in cui si descrive il lavoro svolto, le competenze e le conoscenze acquisite nonché i benefici tratti dallo scambio per lo sviluppo della propria impresa.
  • Contribuire al successo e all’utilità dell’esperienza.
Le attività da svolgere nel corso del soggiorno vanno decise di comune accordo con l’imprenditore ospitante e possono consistere in:
  • Affiancare l’imprenditore esperto e seguirne il lavoro da vicino;
  • Condurre indagini di mercato e sviluppare nuove opportunità di business;
  • Partecipare a progetti di sviluppo dell’imprenditorialità, innovazione e ricerca e sviluppo;
  • Migliorare o perfezionare il proprio progetto d’impresa;
  • Acquisire una migliore comprensione della finanza aziendale;
  • Scoprire le strategie di marca, vendita e marketing dell’imprenditore ospitante.
Il sostegno finanziario fornito ai nuovi imprenditori contribuisce a coprire i costi di viaggio e di soggiorno. La sovvenzione viene pagata dal centro di contatto locale, scelto dal beneficiario stesso (che ne specifica l’identità nella propria candidatura on-line). Il nuovo imprenditore e il suo centro di contatto locale firmano un accordo che definisce l’importo del finanziamento assegnato per il soggiorno all’estero e le modalità pratiche di pagamento (ad es. versamento parziale all’inizio dello scambio, pagamento mensile, ecc.). L’aiuto finanziario è calcolato su base mensile e riflette il costo della vita del paese di destinazione.
L’imprenditore ospitante requisiti

Puoi prendere parte al programma come imprenditore ospitante se:

  • risiedi stabilmente in uno dei paesi partecipanti  al programma;
  • sei il titolare-responsabile di una piccola e media impresa, OPPURE una persona direttamente coinvolta nell’attività imprenditoriale come membro del consiglio di amministrazione di una PMI;
  • gestisci un’impresa da diversi anni;
  • desideri condividere le tue conoscenze ed esperienze con un nuovo imprenditore ed essere il suo mentore.

I professionisti che partecipano al programma in qualità di imprenditori ospitanti hanno la possibilità di trarre enormi benefici dallo scambio:
  • Collaborazione con un giovane imprenditore motivato e pieno di energie, che può dare un importante contributo apportando nuove prospettive, abilità e conoscenze.
  • Opportunità di considerare la propria attività sotto un punto di vista più "fresco" e di imparare dal nuovo imprenditore competenze specializzate in un settore che non si domina.
  • Occasione di svolgere la funzione di coach o mentore.
  • Possibilità di informarsi su mercati esteri, di accedere a nuove opportunità di business e di intraprendere attività oltre confine.
  • Opportunità di interagire e collaborare con imprenditori di altri paesi partecipanti al programma.
  • Ampliamento della propria rete di contatti e creazione di rapporti duraturi la cui utilità può manifestarsi sotto forma di consulenza reciproca, referenze aziendali e individuazione di nuovi partner all’estero.
  • Miglioramento delle proprie competenze linguistiche.
  • La stragrande maggioranza degli imprenditori esperti che hanno aderito al programma ne sono rimasti talmente entusiasti che hanno deciso di ripetere l’esperienza!
All’imprenditore già affermato che partecipa al programma Erasmus per giovani imprenditori spettano i seguenti compiti e le seguenti responsabilità:
  • Garantire l’alta qualità dell’esperienza di apprendimento e della relazione lavorativa con il nuovo imprenditore, il quale deve essere messo nelle condizioni di acquisire conoscenze utili ad avviare con successo la propria attività.
  • Firmare un progetto di "Impegno per la qualità" che garantisca il regolare sviluppo del rapporto professionale con il nuovo imprenditore. Il documento deve indicare, tra l’altro, gli obiettivi del soggiorno e la proposta di un programma di attività.
  • A scambio ultimato, compilare un questionario relativo all’esperienza.
Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo
Via Pirandello,1
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Sede di Brolo: orario di ricevimento su appuntamento: Lunedì e mercoledì dalle ore 16,30 alle 18,30
Recapito di Milazzo C.da Fondaco Pagliara: ricevimento su appuntamento il martedì dalle 17,30 alle 18,30.
Recapito di Messina :Via Garibaldi,268;  ricevimento su appuntamento il giovedì dalle ore 17,00 alle ore 19,00.
Contatti: cell. 3293222740 fax 1782213101 - 


domenica 19 agosto 2018

IMPRESE SOCIALI: NUOVE DIRETTIVE PER LAVORATORI MOLTO SVANTAGGIATI E VOLONTARI

Il 17 luglio 2018, il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive al D. Lgs. n. 112/2017 (revisione della disciplina in materia di impresa sociale) e tra gli ambiti di intervento vi rientra anche l’utilizzo, da parte di queste ultime, dei lavoratori “molto svantaggiati” e dei volontari.

Ai sensi del comma 4 art. 2 del citato D. Lgs. n. 112/2017, un’impresa può essere considerata “sociale” indipendentemente dal settore di attività in cui agisce quando sono occupati:

a) lavoratori molto svantaggiati ai sensi dell'articolo 2, numero 99), del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, e successive modificazioni;
b) persone svantaggiate o con disabilità ai sensi dell'articolo 112, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni, nonché persone beneficiarie di protezione internazionale ai sensi del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, e successive modificazioni, e persone senza fissa dimora iscritte nel registro di cui all'articolo 2, quarto comma, della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, le quali versino in una condizione di povertà tale da non poter reperire e mantenere un'abitazione in autonomia.

Si considerano “molto svantaggiati” i disoccupati da oltre 24 mesi o 12 mesi, in presenza di determinate condizioni.
Al successivo comma 5 è poi stabilito che ai fini di quanto previsto dal predetto comma 4, l'impresa sociale deve impiegare alle sue dipendenze un numero di persone di cui alle lettere a) e b) non inferiore al 30 % dei lavoratori. Ai fini del computo di questa percentuale minima, i lavoratori di cui alla lettera a) non possono contare per più di un terzo.
Con l’intervento correttivo - Il decreto correttivo, si  stabilisce in 24 mesi (a partire dalla data di assunzione) il limite temporale per il computo della quota di lavoratori definiti “molto svantaggiati” dipendenti dell’impresa sociale. In altre parole, in caso di assunzione di un lavoratore molto svantaggiato, questi non potrà più considerarsi tale una volta decorsi 24 mesi dall’assunzione stessa nell’impresa sociale. Conseguenza di ciò è che, dunque, l’impresa sociale deve prestare attenzione alla citata percentuale del 30% vedendosi di volta in volta costretta a ricostruirla se basa la propria qualifica di “sociale” sul presupposto di cui al citato comma 4 art. 2 D. Lgs. n. 112/2017.
Per quanto riguarda l’impiego di volontari. Al riguardo è stabilito che l’impresa sociale dovrà avvalersi non solo di volontari ma anche di operatoti professionali. In pratica è chiarito che ai volontari impiegati nell'impresa possono essere affidate solo prestazioni complementari (e non sostitutive) rispetto a quelle degli operatori professionali.
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Recapito di Milazzo C.da Fondaco Pagliara: ricevimento su appuntamento il martedì dalle 17,30 alle 18,30.
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