martedì 27 dicembre 2011

Commissione di istruttoria veloce e Commissione di massimo scoperto: le novità della legge stabilità

L’art. 6-bis della legge di stabilità finanziaria, che converte il c.d. "Decreto Salva Italia" (d.l. 201/2011), disciplina la commissione di massimo scoperto e introduce la nuova commissione di istruttoria veloce mediante l’inserimento dell’art. 117-bis (“Remunerazione degli affidamenti e degli sconfinamenti”).
La nuova normativa pone alcuni limiti alle banche nell’addebitare al cliente la commissione di massimo scoperto (c.d. c.m.s.). E difatti, si prevede che il massimo scoperto:
(a) è l’unico onere che può essere addebitato al cliente nei contratti di apertura di credito;
(b) deve essere calcolata in misura proporzionale alla somma messa a disposizione, alla durata dell’affidamento e al tasso debitore calcolato sugli importi realmente utilizzati;
(c) non può essere superiore allo 0,5%, per trimestre, della somma messa a disposizione (c.d. tetto massimo).
La legge di stabilità finanziaria introduce inoltre una commissione di istruttoria veloce (c.d. c.i.v.) a carico del cliente che sia incorso in uno sconfinamento del conto bancario senza l’autorizzazione della Banca ovvero oltre la somma affidata. Anche per questa commissione il legislatore ha posto dei limiti, stabilendo che:
a) è l’unico onere che può essere addebitato al cliente nei contratti di conto corrente e di apertura di credito;
b) deve essere commisurata ai costi, al tasso debitore e all’ammontare dello sconfinamento.
Anche in questo caso, così come per il massimo scoperto, sull’estratto del conto corrente deve essere indicata una sola voce di costo (omnicomprensiva) che remuneri lo sconfinamento del cliente. La c.i.v., tuttavia, non andrà sempre pagata, dal momento che il CICR – tenendo in considerazione l’entità dello sconfinamento e la sua durata temporale – ha il compito di individuare i casi nei quali la commissione deve essere riconosciuta alla banca. Lo stesso CICR potrà prevedere che le nuove disposizioni si applichino anche ad altri contratti per i quali si pongono analoghe esigenze di tutela del cliente.Da ultimo, si stabilisce la sanzione della nullità per le clausole che stabiliscono oneri diversi e/o non conformi alle nuove disposizioni.
Per assistenza e consulenza: Fausto Ridolfo 3293222740 email: centroserviziaziendali@gmail.com

Sicurezza Luoghi Lavoro: Responsabile il datore di lavoro se il macchinario non è sicuro

Il datore di lavoro ha l'obbligo di garantire la sicurezza dell'ambiente di lavoro e dunque anche quello di accertarsi che i macchinari a disposizione dei lavoratori siano sicuri ed idonei all'uso, rispondendo, in caso di omessa verifica, dei danni subiti da questi ultimi per il loro cattivo funzionamento.
E' la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione nei confronti di un imprenditore agricolo per la morte di un suo dipendente che era rimasto incastrato con un arto nella macina di un mulino, mancante, a quanto risultato da una
perizia tecnica, di un carter di protezione interno.
Il datore di lavoro era stato condannato per non aver predisposto, per imprudenza, negligenza e imperizia, adeguate misure a tutela della salute e dell'integrità fisica dei suoi dipendenti.
A nulla era valsa la difesa dell'imprenditore che sosteneva che il primo destinatario dell'obbligo di rendere sicura l'apparecchiatura è il suo costruttore e che comunque egli, proprio al fine di evitare incidenti, aveva adottato la cautela di dotare almeno di carter di protezione esterno la
macchina che non lo aveva di fabbrica.
La Cassazione, ribadendo sue precedenti pronunce, ha confermato la condanna ed ha affermato che il datore di lavoro, quale responsabile della sicurezza dell'ambiente di lavoro, è tenuto ad accertare la corrispondenza ai requisiti di legge dei macchinari utilizzati e risponde dell'infortunio avvenuto a causa della mancanza di tali requisiti.
Ne' valgono ad esonerarlo dalla sua responsabilità l'affidamento riposto nella competenza tecnica del costruttore o la presenza sul macchinario del marchio di conformità "CE".
Ciò a prescindere dalla eventuale configurabilità di concorrenti responsabilità del fabbricante o del fornitore dei materiali.
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Pensioni: addio al sistema contributivo

La riforma delle pensioni caratterizza certamente la manovra Monti. In sintesi possiamo dire che a tutti il Governo chiede sacrifici. Per arrivare al tanto agognato riposo si dovrà lavorare di più.
Per la pensione di vecchiaia, dal 2012, occorreranno 66 anni per gli uomini
(prima bastavano 65) e 62 per le donne ( prima 60).
Anzianità: i lavoratori (maschi) che vorranno anticipare il pensionamento dovranno raggiungere i 42 anni e un mese (un anno in meno per le donne).
Tali requisiti saranno parametrati alle speranze di vita a partire dal
2013 e verranno aumentati di un mese per il 2013 e di un ulteriore mese a decorrere dal 2014.
Si passa, poi, al contributivo pro-rata per tutti. Blocco dell'adeguamento all'inflazione, ad eccezione degli assegni fino a 1.405 euro che l'anno prossimo beneficeranno dell'aumento pari al 2,6%.
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Sistri: pubblicato il rinnovo al 30 aprile 2012

Nuova proroga per il Sistri. Le imprese obbligate alla dichiarazione per i rifiuti prodotti, recuperati e smaltiti nel 2011 avranno tempo per farlo fino al 30 aprile 2012.
La precedente scadenza era fissata al 31 dicembre 2011.
La proroga è stata disposta dal Ministero dell'Ambiente.
Sono esclusi dalla scheda-Sistri i raccoglitori, i trasportatori, i commercianti,
gli intermediari nonché i consorzi per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.
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Proroga Comunicazione operazioni rilevanti Iva 2010

Slitta al 31 gennaio 2012 il termine ultimo per la presentazione della
comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore
aggiunto di importo non inferiore a 25mila euro. La nuova scadenza è fissata dal
provvedimento del 21 dicembre 2011 che proroga il vecchio termine del 31
dicembre 2011 entro cui era fissata la segnalazione al Fisco delle operazioni
riferite al periodo d’imposta 2010, come previsto dal DL n. 78/2010
Per assistenza tributaria ed informazioni Fausto Ridolfo 3293222740
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Studi di settore 2010, proroga per i giustificativi delle Anomalie

È disponibile sul sito delle Entrate il programma che permette a contribuenti e
intermediari di comunicare all’Agenzia informazioni o elementi che giustificano le
situazioni di non congruità, non normalità o non coerenza, risultanti
dall’applicazione degli Studi di Settore per il periodo d’imposta 2010, oltre
all’indicazione in dichiarazione di cause di inapplicabilità o di esclusione. La
trasmissione delle segnalazioni potrà essere effettuata a partire dal 20 dicembre
e fino al 29 febbraio 2012
Per assistenza tributaria ed informazioni Fausto Ridolfo 3293222740
e-mail: centroserviziaziendali@gmail.com

martedì 20 dicembre 2011

Enti No Profit: Comunicazioni delle Operazioni Iva

Enti non profit. Comunicazione delle operazioni Iva il cui importo è uguale o
superiore a limite fissato a 25mila €.
Gli enti non commerciali con partita Iva devono, entro il 2 gennaio 2012, comunicare al Fisco le operazioni Iva, compiute nel 2010, di importo uguale o superiore a 25mila euro.
Dal 2011 tale limite scende a 3mila euro e la scadenza per l'adempimento è fissata al 30 aprile 2012. Vanno comunicate le operazioni rese a soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture e quelle ricevute da soggetti Iva in relazione ai costi inerenti l'attività commerciale.
L'obbligo di comunicazione comprende anche le operazioni esenti Iva, rilevanti comunque ai fini dell'imposta. Non sono obbligate all'invio della comunicazione le
organizzazioni di volontariato, perché non sono soggetti passivi Iva.
Non è chiaro se l'obbligo si estende invece alle associazioni senza scopo di lucro che hanno optato per il regime super semplificato. E' stata inviata a tal proposito una richiesta di chiarimenti all'agenzia delle entrate.
PER ASSISTENZA TRIBUTARISTICA: Fausto Ridolfo 3293222740 email: centroserviziaziendali@gmail.com

Avvisi bonari. Fine alle garanzie per pagamenti a rate

Con il decreto "Monti" Stop alle garanzie per i pagamenti dovuti al Fisco di ammontare superiore ai 50mila euro.
Chi salta il versamento di una rata successiva alla prima può ricorrere al ravvedimento trimestrale.
Sono queste le novità del decreto legge n. 201/2011 che si applicheranno
anche alla rateazioni in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Con la cancellazione della fideissione viene meno anche il complicato calcolo che
i contribuenti dovevano fare.
Gli stessi, per evitare i problemi conseguenti alla richiesta di garanzia, difficile da ottenere e spesso onerosa, dovevano ridurre l'importo delle rate successive alla prima entro il limite di 50mila euro. Con la complicazione che dovevano
calcolare le sanzioni virtuali in misura piena.
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Lavoratori Autonomi: Aumento delle aliquote contributive

A decorrere dal 1° gennaio 2012 aumenteranno i contributi alle gestioni pensionistiche dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti). In particolare, il c. 22 dell’art. 24 prevede l’incremento, delle aliquote contributive di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell'INPS, di 1,3punti percentuali per l’anno 2012 e dello 0,45% per gli anni successivi fino al 201 Da tale anno viene meno sia l’aliquota ridotta a favore dei collaboratori di età inferiore a 21 anni, sia il punto in più dovuto sui redditi superiori ad una certa fascia, e l’aliquota di computo, ossia l’accredito previdenziale, si allinea all’aliquota contributiva.
Artigiani e commercianti - Il primo rincaro riguarda la gestione pensionistica dei lavoratori artigiani e commercianti, alla quale sono obbligatoriamente iscritti anche affittacamere, promotori finanziari, soci di società (persone e capitali), componenti l'impresa familiare. Dal 1° gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e computo sono incrementate di 1,3 punti percentuali; dal 2013 di altri 0,45 punti percentuali e così per ogni anno successivo fino al livello del 24%. Nel dettaglio si pagherà:
- nel 2012, il 21,3% (18,3% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2013, il 21,75% (18,75% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2014, il 22,20% (19,20% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2015, il 22,65% (19,65% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2016, il 23,10% (20,10% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2017, il 23,55% (20,55% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- dal 2018, il 24% (il 21% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni).

Gli iscritti alla gestione commercianti dovranno sommare, inoltre, il contributo dello 0,09% devoluto al finanziamento dell'indennizzo per la cessazione definitiva dell'attività, il cui obbligo di versamento è stato prorogato dal D.L. n. 185/2008, fino al 31 dicembre 2013
I coltivatori diretti - Arrivano al 24% anche le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo di coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alla relativa gestione autonoma INPS. Importante è distinguere a seconda se il lavoratore si trovi in una zona normale o svantaggiata:
- nei territori normali pagheranno: nel 2012 il 21,6%, il 22% nel 2013, il 22,4% nel 2014, il 22,8% nel 2015, il 23,2% nel 2016, il 23,6% nel 2017 ed infine il 24% dal 2014;
- nei territori svantaggiati pagheranno: nel 2012 il 18,7%, il 19,6% nel 2013, il 20,5% nel 2014, il 21,4% nel 2015, il 22,3% nel 2016, il 23,2% nel 2017 ed infine il 24% dal 2014.
Gestione separata del lavoratore autonomo - Dal 1° gennaio 2012 aumentano di un punto anche le aliquote contributive della Gestione separata del lavoro autonomo, per previsione della legge n. 183/2011. Il comma 26 del decreto legge n. 201/2011 estende, però, ai professionisti iscritti a quella gestione alcune tutele precedentemente riservate ai collaboratori coordinati e continuativi e alle figure a questi assimilate.
Si tratta dell’indennità economica in caso di malattia e di maternità, introdotta dall’articolo 1, comma 788 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a favore dei lavoratori c.d. parasubordinati, e che si rende ora applicabile, non senza qualche perplessità gestionale ai professionisti privi di albo e cassa di categoria.
PER ASSISTENZA: Fausto Ridolfo cell.3293222740 email: centroserviziaziendali@gmail.com

domenica 18 dicembre 2011

Casartigiani dei Nebrodi: Firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Settore Benessere

CASARTIGIANI DEI NEBRODI:
Firmato il rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro per i 200.000 dipendenti delle imprese del benessere.
CASARTIGIANI, Cna Benessere, Confartigianato Benessere, Claai Federnas-Unamem ed i Sindacati di categoria Filcams Cgil, e Uiltucs Uil hanno siglato l'accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 200.000 dipendenti delle oltre 100.000 imprese artigiane di acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere, questi ultimi inclusi per la prima volta nella sfera di applicazione, ad esclusione di quelli con sede presso strutture alberghiere, navi da crociera e stabilimenti termali.
L'intesa, che recepisce gli accordi interconfederali sulla bilateralità e sull'assistenza sanitaria del settore, copre il triennio dal 1° gen naio 2010 al 31 dicembre 2012 e prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al 3° l ivello) di 75 euro.
Gli incrementi salariali da corrispondere in tre tranches decorrono dal 1° o ttobre 2011, 1° aprile 2012 e 1° ottobre 2012.
Verrà inoltre erogata una somma una tantum di 220 euro corrisposta in due tranches da 110 euro, con le retribuzioni dei mesi di dicembre 2011 e maggio 2012
Novità assoluta dell'Accordo, è rappresentata dall'avviso comune sottoscritto dalle parti in ordine all'affitto di poltrona/cabina, una richiesta congiunta alle Istituzioni competenti affinchè vengano individuati tutti i provvedimenti utili all'applicazione di questa importante opzione. Sono stati inoltre introdotti ulteriori elementi di flessibilità, al fine di meglio rispondere alle esigenze di un settore che risente in modo particolare dei picchi lavorativi dettati dai flussi turistici stagionali.
L'affitto di una parte del proprio salone o centro estetico rappresenti una efficace misura contro il lavoro nero, consentendo di rimanere sul mercato a quei professionisti che per ragioni diverse sono stati costretti a chiudere l'azienda.
In una situazione economica qual è quella attuale, è infatti estremamente difficile da parte delle imprese che operano nella legalità fronteggiare la concorrenza sleale ad opera di soggetti che eludono ogni genere di normativa e di vincolo.
Questa opportunità, consente infatti l'ottimizzazione della gestione aziendale attraverso l'abbattimento dei costi fissi contribuendo in tal modo ad affermare la competitività delle aziende regolari
PER INFORMAZIONI ED ASSISTENZA PER LA GESTIONE DEL PERSONALE:
Casartigiani dei Nebrodi - Via Pirandello,1 - 98061 Brolo
Responsabile: Ridolfo Fausto 3293222740

sabato 17 dicembre 2011

Imprese: Finanziamenti per la Sicurezza sui luoghi di Lavoro

Prestito "sicurezza sul lavoro" è un prodotto di finanziamento a tasso fisso o variabile destinato a finanziare, fino a un massimo di 100.000 €, il 70% delle spese sostenute nei progetti finalizzati a migliorare i livelli di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Destinatari:
Ditte individuali, Società cooperative, Società di persone e Società d capitali anche neo costituite,preferibilmente iscritte all’albo degli Artigiani.
Scopo:
Sostenere le imprese artigiane e le piccole e medie imprese che desiderano migliorare i livelli di salute e sicurezza nel lavoro.
Importo Finanziabile:
Il finanziamento prevede un importo minimo di 10.000 euro fino ad un importo massimo di 1.000.000 euro.
Durata:
- 2, 3, 4, 5 anni+ periodo di preammortamento.
Modalità di erogazione:
Il finanziamento è erogato in unica soluzione.
Rimborso:
Rata mensile con addebito in conto corrente.
PER INFORMAZIONI E ASSISTENZA AMMINISTRATIVA NELLA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:
Fausto Ridolfo 3293222740 - e-mail: centroserviziaziendali@gmail.com

sabato 10 dicembre 2011

Manovra Monti:Nel pacchetto antielusivo, controlli sui risparmi e sanzioni per false autocertificazioni

Decreto “Salva Italia”. Emersione di base imponibile, così è rubricato l’art. 11 del Decreto legge, n. 201/2011, pubblicato sul supplemento 251 alla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2011 ed entrato in vigore in pari data, contenente misure volte all’individuazione dei contribuenti “a rischio di evasione” da sottoporre a controllo.

La misure nell’art. 11. Nella specie, il suddetto articolo, oltre all’obbligo di comunicazione per gli operatori finanziari, prevede anche un obbligo del tutto similare nei confronti dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), in favore della Guardia di Finanza, oltre che una sanzione penale per le false autocertificazioni fornite dai contribuenti. Ma vi è di più, in forza dell’art. 11 del decreto “Salva Italia” è anche scomparso il divieto di reiterazione nel semestre degli accessi nei confronti dei contribuenti e la connessa responsabilità disciplinare dei dipendenti dell’amministrazione finanziaria.

Controllo dei c.c. bancari. Come anticipato, a partire dal 1° gennaio 2012, scatta l’obbligo per tutti gli operatori finanziari di comunicare all'anagrafe tributaria le movimentazioni nei rapporti finanziari con i contribuenti. L’ingente mole di dati che confluiranno nell’anagrafe tributaria, potrà essere, poi, utilizzata anche per l’individuazione dei contributi a maggior rischio evasione. Per ora non è dato sapere più tanto, in ordine al contenuto delle informazione e tempi e modi della trasmissione. Esse verranno specificate, in secondo tempo, con provvedimento ad hoc del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, sentite le associazioni di categoria degli operatori finanziari.

Prestazioni socio-assistenziali. Dall’obbligo di dare informazioni, non sfugge neppure l’INPS. L’Istituto dovrà, infatti, fornire all'Agenzia delle Entrate e alla GdF, i dati relativi alle posizioni di soggetti destinatari di prestazioni socio-assistenziali affinché vengano considerati ai fini della effettuazione di controlli sulla fedeltà dei redditi dichiarati, basati su specifiche analisi del rischio di evasione.

Autocertificazioni false. A seguito della Manovra Monti, scatterà pure una sanzione penale per la falsità nelle autocertificazioni, nell’ambito dell’esibizione o trasmissione di atti e documenti richiesti dagli Uffici e dalla GdF. Nella specie, chiunque esibisce o trasmette atti o documenti falsi in tutto o in parte ovvero fornisce dati e notizie non rispondenti al vero è punito ai sensi dell’articolo 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.

Accessi. Infine, la disposizione normativa in esame, abroga la norma introdotta nella legge 106/2011 che fissava una sorta di codice di comportamento sulla durata dei controlli nelle aziende più piccole e sulla programmazione delle verifiche. Sono scomparse, infatti, le disposizioni sui controlli da concludersi entro 15 giorni e da effettuarsi con cadenza semestrale e, conseguentemente, il relativo illecito disciplinare per i dipendenti dell'amministrazione finanziaria.
Per assistenza ed informazioni: Fausto Ridolfo 3293222740