lunedì 28 gennaio 2013

Giornata di Mobilitazione Nazionale di Rete Imprese Italia 28 gennaio 2013 - Camera di Commercio Messina

Giornata di Mobilitazione Nazionale di Rete Imprese Italia 28 gennaio 2013 - incontro Camera di Commercio di Messina.
Intervento di Fausto Ridolfo - Casartigiani

Il 2013 rappresenterà un’estate molto calda per le imprese ed i cittadini, dovute all’acconto della

prima rata dell’Imu, all’introduzione della Tares ed all’aumento dell’aliquote iva; il quadro dei

balzelli fiscali delineati non farà altro che far diminuire gli acquisti e quindi i consumi da parte dei

cittadini ed gravar ancor di più le imprese di imposte e tasse nonché far aumentare le aziende in

crisi.

L’introduzione della Tares (Tariffa Rifiuti e Servizi) in Sicilia rappresenta un vero e proprio enigma,

in quanto fino al 31 dicembre 2013 vi è la proroga dei ato rifiuti, questa proroga porta con se molti

dubbi, in quanto i Comuni per introdurre il pagamento della Tares dovranno redigere il

regolamento comunale nonché la redazione del piano finanziario per la gestione dei servizi dei

rifiuti e dei servizi indivisibili. Delle domande sorgono spontanee: quali saranno le analisi inerenti

ai costi che i comuni dovranno effettuare per rendere a regime lo svolgimento dei servizi? I debiti

che i singoli comuni hanno nei confronti dell’ato saranno inseriti nel tributo comunale Tares?

Quali criteri verranno utilizzati per realizzare il piano finanziario? A questi dubbi vi è anche la

certezza che in provincia di Messina non vi è stata una reale e concreta strategia di sviluppo della

filiera di gestione dei rifiuti che poteva consentire una migliore gestione dei rifiuti oltre che un

risparmio economico per cittadini ed imprese.

Altro tema dolente il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione che stanno

mettendo in ginocchio le imprese, in quanto con il restringimento della concessione del credito da

parte delle banche e con gli enti pubblici che non effettuano i pagamenti non prima di un anno con

punte di pagamenti anche di oltre i 3 anni, succede che l’imprenditore si trovi alla fine ad un bivio

o chiude l’attività oppure ahimè si troverà costretto a rivolgersi agli usurai questa è la triste realtà.

Il ritardo dei pagamenti da parte dei Comuni è dovuto ai ritardi dei trasferimenti dei fondi dalle

regioni ai comuni e poi anche il patto di stabilità che spesso e volentieri blocca i comuni nel poter

effettuare i pagamenti per le imprese.

Bisogna sollecitare la Regione Sicilia a trasferire nei tempi previsti le somme delle trimestralità ad i

comuni sennò si rischia il tracollo delle imprese. Con il d.lgs 192/2012 si è introdotto che per i

contratti stipulati dal 1° gennaio 2013 gli enti pubblici dovranno effettuare i pagamenti entro

30/60 giorni, nel caso non avvenga ciò alla imprese di diritto usufruiranno degli interessi mensili

per il ritardo dei pagamenti, ma con la crisi economica che c’è alle imprese non interessa avere un

buon tasso di interesse a titolo risarcitorio alle imprese interessa il pagamento di quanto dovuto

nei tempi previsti dal contratto, ma se dallo Stato non arrivano le somme per i trasferimenti ai

comuni non ci sarà di fatto risolto il problema dei ritardi dei pagamenti verso le imprese.

Bisogna intervenire con urgenza con la Regione Sicilia per il rilancio dei fallimentari distretti

produttivi e per il rilancio dei distretti turistici, bisogna far si che le associazioni dei datori di lavoro

svolgano un ruolo di impulso nel rilancio dei distretti. E’ fondamentale adoperarsi per far si che

escano con celerità i bandi per i fondi fesr regionali in quanto le somme ci sono, quello che è

mancato nel corso di questi anni è stata la pubblicazione di molti bandi regionali.

Diventa fondamentale il ruolo che rete imprese italia può svolgere per il rilancio della nostra
economia messinese.
Un ringraziamento all'amico Gianni Lo Re di Casartigiani Messina, che mi ha dato la possibilità di rappresentare Casartigiani all'incontro di Rete Imprese Italia.
Dott. Fausto Ridolfo - Casartigiani dei Nebrodi
Via Pirandello,1
98061 Brolo (Me)
cell.3293222740 - fax 0941563649 email: centroserviziaziendali@gmail.com

sabato 12 gennaio 2013

Numerazione fatture: I Chiarimenti del Fisco

L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 1/E del 10 gennaio 2013, chiarisce le problematiche in materia di numerazione delle fatture.
Il recepimento della Direttiva n.45/2010/CE del Consiglio del 13 luglio 2010, grazie alla Legge di Stabilità 2013 (L.228/2012) e in particolare le modifiche apportate dal comma 325 lett. d) all’articolo 21, comma 2, lett. b), del D.P.R. n. 633/72, circa gli elementi necessari che a partire dal 1° gennaio 2013 la fattura deve contenere e, nelle specifico, in merito al “numero progressivo che la identifichi in modo univoco”.
L’Amministrazione ha precisato che è compatibile con l’identificazione univoca prevista dalla formulazione attuale della norma, qualsiasi tipologia di numerazione progressiva che garantisca l’identificazione univoca della fattura, se del caso, anche mediante riferimento alla data della fattura stessa.
 
SOLUZIONE 1: da 1 a + infinito per la fatturazione

Conseguentemente, a decorrere dal 1° gennaio 2013, può essere adottata una numerazione progressiva che, partendo dal numero 1, prosegua ininterrottamente per tutti gli anni solari di attività del contribuente, fino alla cessazione dell’attività stessa.
Tale numerazione progressiva è idonea a identificare in modo univoco lafattura, in considerazione della irripetibilità del numero di volta in volta attribuito al documento fiscale.
 
SOLUZIONE 2: dall’ultimo numero disponibile del 2012

La numerazione progressiva dal 1° gennaio 2013 può anche iniziare dal numero successivo a quello dell’ultima fattura emessa nel 2012.

Anche in tal caso, la tipologia di numerazione progressiva adottata consente l’identificazione in modo univoco della fattura, ancorché la numerazione non inizi da 1.
Ovvio che, a parere di chi scrive, tali soluzioni risulteranno ridondanti per realtà che emettono una mole elevata di fatture ogni anno (si pensi agli istituti diradiologia, ecc.). 

SOLUZIONE 3: Fatt.n.1 o Fatt.n. 1/2013

il contribuente può continuare ad adottare il sistema di numerazione progressiva per anno solare, in quanto l’identificazione univoca della fattura è, anche in tal caso, comunque garantita dalla contestuale presenza nel documento della data che, in base alla lettera a) del citato articolo 21, costituisce un elemento obbligatorio della fattura Ad esempio, fermo restando l’obbligo di indicare in fattura la data, l’Agenziaritiene ammissibili le seguenti modalità di numerazione progressiva all’interno di ciascun anno solare: Fatt. n. 1, Fatt. n. 2 , Fatt. n. 1/2013 (oppure n. 2013/1), Fatt. n. 2/2013 (oppure n. 2013/2).

Per assistenza Tributaria:
Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo
Via Pirandello,1 - Brolo (Me)
cell.3293222740 - fax 0941563649 - email: centroserviziaziendali@gmail.com
orario di ricevimento: lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 16,30 alle ore 19,00

lunedì 7 gennaio 2013

Novità sulla numerazione delle Fatture

Da gennaio entrano in vigore alcune novità sulle fatture che dovranno indicare un "numero progressivo che le identifichi in modo univoco" e non più di un numero progressivo per anno solare.
In attesa di chiarimenti ufficiali si riporta di seguito uno schema che sintetizza le possibili modalità di numerazione evidenziando che la soluzione più percorribile - una volta risolto il problema con le società di software - potrebbe essere la n. 3 la soluzione più congeniale da utilizzare.
Particolare attenzione dovrà essere riservata al caso di adozione di registri IVA sezionali.

SOLUZIONE N.1
Proseguire nel 2013 con la numerazione del 2012. Così, se l'ultima fattura emessa nel 2012 è la n. 458 la prima del 2013 sarà la n. 459, la seconda la n. 460 e così via.
Ciò consentirebbe di poter "contare" da subito sulla univocità del documento.


SOLUZIONE N.2
Iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva partendo da 1, senza alcun ulteriore elemento distintivo, proseguendo con la numerazione anche negli anni successivi.
Ciò non appare conforme alle nuove regole in quanti il n. 1 è già stato attribuito ad una fattura anche prima del 2013. Tuttavia potrebbe essere accettata sulla base del fatto che le nuove regole, come sopra accennato, sono applicabili alle operazioni effettuale dall'1.1.2013.


SOLUZIONE N.3
Iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva nell'ambito di ciascun anno, inserendo nel numero della fattura l'anno di emissione della stessa.
Così, la prima fattura emessa avrà il n. 1/2013, la seconda il n. 2/2013, e così via. E' possibile comunque invertire l'anno con il numero e pertanto avere la fattura n. 2013/1, n. 2013/2, e così via.

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domenica 6 gennaio 2013

Consulenza Gestione Rifiuti


Lo studio di consulenza aziendale di Fausto Ridolfo assiste le aziende nella gestione pratica e documentale dei rifiuti speciali (deposito temporaneo, etichettatura, compilazione registri di carico e scarico e formulari di trasporto, MUD, assoggettabilità alla normativa ADR).

Lo studio di consulenza aziendale di Fausto Ridolfo effettua audit sulla gestione dei rifiuti. In particolare:

·         valutazione della corretta attribuzione del codice europeo rifiuti (CER), delle caratteristiche di pericolosità (H) e dell’assoggettamento alla normativa ADR;

·         valutazione delle modalità di identificazione e stoccaggio dei rifiuti (norme tecniche sulla gestione del deposito temporaneo);

·         verifica della corretta tenuta del registro di carico e scarico, dei formulari di trasporto rifiuti, delle autorizzazioni dei trasportatori, autorizzazioni e iscrizioni degli impianti di destinazione;

·         predisposizione di un Database Rifiuti e di un metodo di autocontrollo con relative Procedure;

·         formazione aziendale sia per gli aspetti amministrativi (personale addetto alla compilazione dei documenti connessi con le operazioni di carico e scarico dei rifiuti), sia per gli aspetti operativi (personale addetto alla raccolta, identificazione, stoccaggio dei rifiuti).

·         gestione della raccolta ed elaborazione dati per la dichiarazione annuale MUD dei propri clienti, così come tutte le pratiche relative alle problematiche ambientali (test di funzionalità, formazione, dichiarazioni per variazioni anagrafiche, contatto con l’Autorità per la risoluzione di casi specifici).
Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo
Via Pirandello,1 - Brolo (Me)
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Studio di Consulenza Aziendale dott. Fausto Ridolfo

Consulenza Amministrativo – gestionale e Pianificazione aziendale;

Consulenza Direzionale e Strategica;

Consulenza Societaria;

Consulenza Tributaria;

Finanza Ordinaria e Finanza Agevolata;

Fidejussioni e Cauzioni;

Consulenza finanziaria indipendente “fee only”: Leasing – Factoring – Mutui;

Finanziamenti Aziendali;

Consulenza sistemi di gestione per la Qualità – Ambiente – Sicurezza;

Consulenza per il controllo di qualità e certificazione di prodotti, processi e sistemi;

Consulenza per la gestione della logistica aziendale;

Consulenza Marketing;

Consulenza Ambientale;

Consulenza sicurezza ed igiene de luoghi di lavoro;

Amministrazione Condominiale e gestione di beni immobili per conto terzi;

Sede legale: Via Pirandello,1 – Brolo (Me)
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Orario di Ricevimento: lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 16,30 – 19,00

Consulenza Cooperative

Lo studio di consulenza aziendale di Fausto Ridolfo è specializzato nel settore cooperativo e si propone di offrire servizi qualificati e specifici per le società cooperative e per i consulenti che si occupano della gestione di società cooperative.

Le aree di attività dello Studio di consulenza sono:
§ redazione di statuti per ogni tipologia di società cooperativa e consorzi;
§ redazione di pareri su argomenti concernenti il diritto societario cooperativo, il diritto del lavoro, la fiscalità cooperativa, la vigilanza cooperativa;
§ redazione di regolamenti interni (es. regolamento interno del socio lavoratore ex legge n. 142/2001; regolamento per il conferimento; regolamento per l'attribuzione del ristorno; etc..);
§ redazione bilanci sociali specifici per le società cooperative;
§ consulenza tributaria per le cooperative;
§ assistenza previdenziale;
§ contenzioso in materia di società cooperative;
§ corsi formativi in materia cooperativa;
§ elaborazione progetti per la partecipazione a bandi specifici per le società cooperative;

Lo Studio di consulenza aziendale di Fausto Ridolfo si avvale, per le sue prestazioni professionali, di collaborazioni con professionisti esperti del settore cooperativo ed è presente con propri esperti in tutta Italia.
Per informazioni:
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giovedì 3 gennaio 2013

Pubblica Amministrazione dal 1 gennaio 2013 i pagamenti dovranno avvenire entro 30 giorni,le certezze ed i dubbi della normativa...!!!


Con il D.lgs. 192/2012, nuove regole per il pagamento delle trasazioni commerciali dal 1° gennaio 2013. Le nuove regole sono frutto dell’applicazione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 febbraio 2011 (2011/7/Ue).

Ad essere chiamata in causa è innanzitutto la pubblica amministrazione che dovrà pagare i propri fornitori entro 30 giorni , lo stesso limite riguarderà le transazioni commerciali tra azienda ed azienda, ma in questo caso il limite temporale per i pagamenti potrà essere superato nel caso vi siano degli accordi tra le parti che comunque non potranno essere inique per il creditore.

I pagamenti dovranno avvenire a 30 – 60 giorni

Le nuove regole valgono per le transazioni commerciali concluse dal 1° gennaio 2013 in poi e fissano a 30 giorni il termine ordinario che gli Enti Pubblici devono rispettare per effettuare i pagamenti.

Sono previsti comunque delle deroghe: in particolare per le Asp, gli ospedali e imprese pubbliche che possono portare a 60 giorni il termine massimo per effettuare il pagamento.

Il d.lgs prevede anche che anche tutte le altre P.A. potranno accedere a questa deroga nel caso eccezionale in cui l’eventuale proroga sia giustificata “dalla natura o dall’oggetto del contratto” oppure dalle “circostanze esistenti al momento della sua conclusione”. In ogni caso il nuovo limite dovrà essere pattuito “in modo espresso”.  

Per i rapporti commerciali tra azienda ed azienda vi sarà invece maggiore libertà contrattuale: oltre a concordare l’entità degli interessi moratori potranno decidere, pattuendo per iscritto, anche di superare la soglia massima dei 60 giorni per effettuare il pagamento.

La sanzione degli interessi automatici

Per gli Enti pubblici che non rispetteranno i termini di pagamento scatterà la “sanzione” degli interessi legali di mora.

Gli interessi legali di mora decorerrano automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento senza che sia necessaria la costituzione in mora da parte delle aziende. Gli interessi legali di mora si calcoleranno prevendo una maggiorazione di 8 punti percentuli sul tasso fissato dalla Banca Centrale Europea.

Per i contratti tra azienda ed azienda vi sarà maggiore libertà contrattuale: oltre a concordare l’entità degli interessi moratori potranno decidere, pattuendo per iscritto, anche di superare la soglia massima dei 60 giorni per effettuare i pagamenti.

Fausto Ridolfo responsabile delle sede comunale “Casartigiani dei Nebrodi” di Brolo, mette in evidenza che: le nuove regole che sono entrate in vigore dal 1 gennaio 2013 “dovrebbero” far diminuire le cattive prassi dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione verso le imprese.

Che malgrado il D.lgs. 192/2012 preveda delle sanzioni più certe rispetto al passato resta comunque intatto il rischio che ad onorare la fatture entro il limite massino di 60 giorni siano in poche amministrazioni, come già accadeva per le regole sui tempi di pagamento del passato. L’ostacolo più importante continua a essere rappresentato  dal Patto di stabilità, che è all’origine di molti ritardi di pagamento accumulati soprattutto da Comuni e Provincie.

Nel decreto legge non si da alcun riferimento al settore del lavori, ma si citano “la consegna di merci o la prestazione di servizi”, ci si potrebbe trovare di fronte ad una doppia discriminazione: la prima legata al diverso trattamento riservato a tutte le altre imprese che operano con la pubblica amministrazione, la seconda nei confronti degli altri paesi europei che non hanno fatto distinzioni. Siamo ancora in attesa dell’interpretazione definitiva della nuova legge. Nel testo del Decreto legislativo manca l’esplicito riferimento ai lavori, che è invece presente nella Direttiva Europea nel “considerato 11 che cita: la fornitura di merci e la prestazione di servizi dietro corrispettivo a cui si applica la presente direttiva dovrebbe anche includere la progettazione e l’esecuzione di opere e di edifici pubblici, nonché i lavori di ingegneria civile”. La suddetta previsione supera il pronunciamento dell’autorità di vigilanza sui contratti pubblici che a suo tempo aveva escluso la sussumibilità dei lavori pubblici nella direttiva 2000/35 sempre in materia di ritardi di pagamento.

Risulterebbe molto grave che alle imprese di costruzione non verrebbero garantiti tempi rapidi di pagamento. Si rischia così di aggravarsi la carenza di liquidità delle imprese edili che, senza risorse rischiano di vedere compromesso il loro futuro. 

La sede di Casartigiani dei nebrodi assisterà le imprese per l’adeguamento alle nuove normative contrattuali ed  offrirà consulenza circa le procedure operative e contabili più funzionali alle esigenze delle imprese.
Dott. Fausto Ridolfo - Presidente associazione Casartigiani dei Nebrodi
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