mercoledì 5 gennaio 2022

Legge n.215/2021 e le Modifiche al testo unico sicurezza sul lavoro

 E’ stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 20 dicembre 2021, la Legge 17 dicembre 2021n. 215, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. La legge contiene diverse novità relativamente alla sicurezza nei luoghi di lavoro tanto da renderla quasi una “miniriforma” del d. Lgs. 81/08.

Il decreto prevede:

• l’obbligo per il committente di effettuare una preventiva comunicazione all’Ispettorato del lavoro relative alla presenza di lavoratori autonomi occasionali;
• Abbassamento della soglia dei lavoratori in nero al 10% ai fini della sospensione dell’attività d’impresa;
• 
Gravi violazioni (art.14 d. Lgs. 81/08): viene modificato l’art. 14 del d. Lgs. 81/08 prevedendo la sospensione delle attività per determinate violazioni, anche senza il requisito della reiterazione.

Per poter riprendere l’attività produttiva è necessario non soltanto il ripristino delle regolari condizioni di lavoro, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda della violazione (si veda allegato I per l’elenco delle gravi violazioni).

L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

Alle 12 ipotesi contenute nell’allegato I del d. Lgs. 81/2008, già previste nel testo originario del decreto, si aggiunge la causa 12-bis “Mancata notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione all’amianto”, con applicazione della somma aggiuntiva di 3.000 euro

Con la legge di conversione, inoltre, viene specificato che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere la retribuzione e a versare i relativi contributi ai lavoratori interessati dall’effetto del provvedimento di sospensione;

• Novità relative al preposto: vengono “rafforzate” le funzioni del preposto.

I contratti e gli accordi collettivi di lavoro possono stabilire l’emolumento spettante al preposto per lo svolgimento di detta attività. In particolare:
– ha il dovere di sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione;
– in caso di rilevazione di comportamenti non conformi alle disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro e dai dirigenti ai fini della protezione collettiva e individuale, interviene per modificare il comportamento non conforme fornendo le necessarie indicazioni di sicurezza;
– in caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite o di persistenza dell’inosservanza, interrompe l’attività del lavoratore e informa i superiori diretti;
– ha l’obbligo di interrompere temporaneamente l’attività e, comunque, segnalare tempestivamente al datore di lavoro e al dirigente le non conformità rilevate, se rileva deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e di ogni condizione di pericolo rilevata durante la sua attività di vigilanza.

• Novità relative alla formazione: entro il 30 giugno 2022 la Conferenza permanente Stato-Regioni dovrà adottare un Accordo nel quale si accorpino, e vengano rivistati/modificati, gli Accordi attuativi del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro in materia di formazione in modo da garantire:
– l’individuazione della durata, dei contenuti minimi e delle modalità della formazione obbligatoria a carico del datore di lavoro;
– la specificazione delle modalità della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i discenti di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa;
– Viene introdotto l’obbligo di formazione ed aggiornamento anche per i datori di lavoro (la relativa regolamentazione andrà approvata, in Conferenza Stato Regioni, entro il 30 giugno 2022);
– Tracciamento e registrazione delle attività di addestramento dei lavoratori in apposito registro (anche informatizzato)ovvero di quelle attività pratiche volte a fornire le conoscenze per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale oltreché nella esercitazione applicata nel caso di procedure di lavoro in sicurezza;
– Formazione per i preposti svolta interamente con modalità in presenza e ripetuta, con cadenza almeno biennale e in ogni caso quando si rende necessario per l’evoluzione dei rischi già esistenti o per l’insorgenza di nuovi rischi (art. 37, comma 7-ter, d.Lgs. n. 81/2008).

• Ampliamento delle competenze e dell’organico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro;
• Istituzione di un repertorio degli organismi paritetici.

Studio Consulenza Aziendale – di Fausto Ridolfo 

Via Trento,282 A – Palazzina C – Complesso Oasi 

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Sede di Brolo: orario di ricevimento su appuntamento: Lunedì e mercoledì dalle ore 16,30 alle 18,30

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domenica 2 gennaio 2022

Portale Civa Inail per comunicazione verifica impianto di messa a terra

 l Datore di Lavoro ha l’obbligo di comunicare attraverso questo portale il nominativo dell’Organismo Abilitato incaricato di eseguire le verifiche periodiche per gli impianti di messa a terra.

L’adempimento è in capo a tutti i Datori di Lavoro che abbiano in organico almeno un lavoratore (dipendente, socio lavoratore, apprendista, stagista etc).

La verifica periodica dell’impianto di messa a terra è un obbligo previsto dal DPR n. 462 del 2001.

Effettuare queste verifiche, oltre ad essere previsto dalla normativa vigente, permette di lavorare in maggior sicurezza.

La mancata esecuzione delle verifiche periodiche come previste dal DPR n. 462 del 2001 comporta sanzioni amministrative e penali.

Tramite il portale Civa dell’Inail l’azienda può gestire direttamente i seguenti servizi di certificazione e verifica:

·         denuncia di impianti di protezione da scariche atmosferiche;

·         messa in servizio e l’immatricolazione delle attrezzature di sollevamento;

·         riconoscimento di idoneità dei ponti sollevatori per autoveicoli;

·         prestazioni su attrezzature di sollevamento non marcate CE;

·         la messa in servizio e l’immatricolazione degli ascensori e dei montacarichi da cantiere;

·         messa in servizio e l’immatricolazione di apparecchi a pressione singoli e degli insiemi;

·         approvazione del progetto e la verifica primo impianto di riscaldamento;

·         prime verifiche periodiche.

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Bando SaceSimest – Sostegno alla Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI

 Disponibili, fino ad esaurimento fondi, ancora 300 milioni di euro per le PMI italiane (importo destinato a più misure – include anche la parte riservata ai progetti nel Sud Italia)

A chi è dedicato?
Alle 
sole PMI, costituite in forma di società di capitali che abbiano depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi, con un fatturato estero medio, negli ultimi due esercizi, almeno pari al 20% del fatturato aziendale totale, oppure pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato.

Quali sono le finalità?
L’Intervento ha la finalità di sostenere la realizzazione di investimenti volti a favorire la Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI e promuoverne la competitività sui mercati esteri.

Come funziona?
Finanziamento a tasso agevolato con co-finanziamento a fondo perduto destinato a sostenere gli investimenti volti a favorire la Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI e promuoverne la competitività sui mercati esteri.

Qual è l’importo massimo finanziabile?
L’agevolazione può coprire 
fino al 100% dell’investimento, con un limite massimo finanziabile di € 300.000,00 e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.
L’esposizione complessiva del Richiedente verso il Fondo 394/81 non potrà essere superiore al 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Qual è la quota a fondo perduto?
La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa fino al 25% dell’importo complessivo del finanziamento richiesto.

Qual è la durata del finanziamento?
La durata complessiva è di 6 anni, di cui 2 anni di pre-ammortamento.

Quando devono essere realizzati gli interventi?
Sono ammissibili gli interventi realizzati (spese sostenute e pagate) successivamente alla ricezione dell’esito della domanda.
Gli interventi devono essere realizzati entro 24 mesi dalla stipula del contratto tra l’impresa richiedente e SIMEST.

Quali sono le spese ammissibili?
In linea con quanto previsto dalle Finalità del Bando, sono ammissibili e finanziabili i seguenti interventi:
1. Spese per la Transizione Digitale che dovranno rappresentare almeno il 50% delle spese ammissibili finanziate:
1.1. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
1.2. realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
1.3. investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
1.4. consulenze in ambito digitale (es. digital manager)
1.5. disaster recovery e business continuity
1.6. blockchain
1.7. spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0

2. Spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione che dovranno rappresentare non più del 50% delle spese ammissibili finanziate
2.1. spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, pannelli fotovoltaici, ecc.)
2.2. spese per internazionalizzazione (es. investimenti per una singola nuova struttura commerciale in un paese estero, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero, spese per certificazioni di prodotto e registrazione del marchio, ecc.)
2.3. spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento.

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Finanziamenti per l’internalizzazione Sace-Simest:, prorogato al 31 maggio 2022 il termine per la presentazione delle domande

 Dal 3 giugno 2021 è  possibile presentare nuove domande di finanziamento agevolato e relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sulla quota di risorse del Fondo per la promozione integrata.

Con questo strumento le imprese possono coprire le spese per:  

·         Patrimonializzazione: il finanziamento è finalizzato al miglioramento o mantenimento del livello di solidità patrimoniale (rapporto patrimonio netto / attività immobilizzate nette) al momento della richiesta di finanziamento (“livello d’ingresso”) rispetto a un “livello soglia” predeterminato.

·         Partecipare a Fiere Internazionali, Mostre e Missioni di Sistema: Il finanziamento copre le spese per area espositiva, spese logistiche, spese promozionali e spese per consulenze connesse alla partecipazione a fiere/mostre in Paesi esteri, incluse le missioni di sistema. Sono finanziabili anche le spese sostenute per la partecipazione a fiere internazionali in Italia.

·         Inserimento Mercati Esteri: il finanziamento a tasso agevolato copre le spese per la realizzazione di uffici, show room, negozio, corner, centri di assistenza post-vendita in un Paese estero e relative attività promozionali.

·         Temporary Export Manager: Il finanziamento copre le spese per l’inserimento temporaneo in azienda di figure professionali con qualsiasi specializzazione volte a facilitare e sostenere i processi di internazionalizzazione.

·         E-Commerce: copre le spese relative a soluzioni da realizzare secondo due modalità alternative:

1.   realizzare direttamente la tua piattaforma informatica finalizzata al commercio elettronico;

2.   utilizzare un market place finalizzato al commercio elettronico fornito da soggetti terzi.

·         Studi di Fattibilità: il finanziamento copre le spese di personale, viaggi e soggiorni per la redazione di studi di fattibilità collegati a investimenti produttivi o commerciali in Paesi esteri.

·         Programmi di Assistenza Tecnica: il finanziamento copre le spese per personale, viaggi, soggiorni e consulenze, sostenute per l’avviamento di un programma di formazione del personale operativo all’estero.

Sono ammissibili progetti di investimento non ancora iniziati, che dovranno essere avviati successivamente alla data di presentazione della richiesta di contributo.

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