martedì 20 dicembre 2011

Lavoratori Autonomi: Aumento delle aliquote contributive

A decorrere dal 1° gennaio 2012 aumenteranno i contributi alle gestioni pensionistiche dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti). In particolare, il c. 22 dell’art. 24 prevede l’incremento, delle aliquote contributive di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell'INPS, di 1,3punti percentuali per l’anno 2012 e dello 0,45% per gli anni successivi fino al 201 Da tale anno viene meno sia l’aliquota ridotta a favore dei collaboratori di età inferiore a 21 anni, sia il punto in più dovuto sui redditi superiori ad una certa fascia, e l’aliquota di computo, ossia l’accredito previdenziale, si allinea all’aliquota contributiva.
Artigiani e commercianti - Il primo rincaro riguarda la gestione pensionistica dei lavoratori artigiani e commercianti, alla quale sono obbligatoriamente iscritti anche affittacamere, promotori finanziari, soci di società (persone e capitali), componenti l'impresa familiare. Dal 1° gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e computo sono incrementate di 1,3 punti percentuali; dal 2013 di altri 0,45 punti percentuali e così per ogni anno successivo fino al livello del 24%. Nel dettaglio si pagherà:
- nel 2012, il 21,3% (18,3% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2013, il 21,75% (18,75% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2014, il 22,20% (19,20% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2015, il 22,65% (19,65% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2016, il 23,10% (20,10% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- nel 2017, il 23,55% (20,55% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni);
- dal 2018, il 24% (il 21% per i lavoratori di età inferiore a 21 anni).

Gli iscritti alla gestione commercianti dovranno sommare, inoltre, il contributo dello 0,09% devoluto al finanziamento dell'indennizzo per la cessazione definitiva dell'attività, il cui obbligo di versamento è stato prorogato dal D.L. n. 185/2008, fino al 31 dicembre 2013
I coltivatori diretti - Arrivano al 24% anche le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo di coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alla relativa gestione autonoma INPS. Importante è distinguere a seconda se il lavoratore si trovi in una zona normale o svantaggiata:
- nei territori normali pagheranno: nel 2012 il 21,6%, il 22% nel 2013, il 22,4% nel 2014, il 22,8% nel 2015, il 23,2% nel 2016, il 23,6% nel 2017 ed infine il 24% dal 2014;
- nei territori svantaggiati pagheranno: nel 2012 il 18,7%, il 19,6% nel 2013, il 20,5% nel 2014, il 21,4% nel 2015, il 22,3% nel 2016, il 23,2% nel 2017 ed infine il 24% dal 2014.
Gestione separata del lavoratore autonomo - Dal 1° gennaio 2012 aumentano di un punto anche le aliquote contributive della Gestione separata del lavoro autonomo, per previsione della legge n. 183/2011. Il comma 26 del decreto legge n. 201/2011 estende, però, ai professionisti iscritti a quella gestione alcune tutele precedentemente riservate ai collaboratori coordinati e continuativi e alle figure a questi assimilate.
Si tratta dell’indennità economica in caso di malattia e di maternità, introdotta dall’articolo 1, comma 788 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a favore dei lavoratori c.d. parasubordinati, e che si rende ora applicabile, non senza qualche perplessità gestionale ai professionisti privi di albo e cassa di categoria.
PER ASSISTENZA: Fausto Ridolfo cell.3293222740 email: centroserviziaziendali@gmail.com

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