mercoledì 12 febbraio 2025

Normativa di utilizzo per le macchine movimento terra e la Formazione dei Lavoratori

 Gli art. 36 e 37 del D.Lgs 81/08) impongono al datore di lavoro l’obbligo di informare e di formare in modo adeguato i lavoratori circa la sicurezza, la salute e le misure di prevenzione e protezione da adottare in relazione all’attività dell’impresa.

La formazione e, se previsto uno specifico addestramento devono avvenire in occasione:
a) dell’assunzione
b) del trasferimento o di un cambio di mansione
c) dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro, nuove tecnologie, di nuove sostanze o preparati pericolosi

Il datore di lavoro deve far seguire ai propri dipendenti i corsi di abilitazione per la guida di qualunque tipo di macchina movimento terra, pena una sanzione amministrativa e il sequestro dei mezzi.

I corsi sono suddivisi in una parte teorica con 4 ore di lezione, un addestramento pratico di 16 ore ed esame finale.

I rischi nell'utilizzo di una macchina movimento terra

Tra i principali rischi che una corretta formazione e l’abilitazione devono prevenire vi sono:

§  ribaltamento o rovesciamento per eccessiva velocità, svolte repentine, errata valutazione delle condizioni del terreno o degli spazi di manovra

§  ribaltamento o rovesciamento per mancato rispetto dei limiti di carico sollevabile

§  ribaltamento o rovesciamento nel caso si lavori sul margine del terreno, rampe, operazioni di scavo sotto la macchina

§  caduta di materiale, scivolamento del mezzo durante il movimento, danneggiamento dovuto al contatto con altri oggetti pericolosi come tubazioni idriche o linee elettriche

§  urto con altri mezzi dovuto alla cattiva gestione o all’incapacità dell’operatore di valutare correttamente lo spazio a disposizione

§  sprofondamento durante lo scavo e rischio di caduta dell’operatore

§  mancata verifica della presenza di persone all’interno dell’area di lavoro

§  manutenzione negligente

§  uso scorretto della macchina (sollevamento o trasporto di persone)


Corsi di formazione per macchine movimento terra

Il corso macchine movimento terra ha una durata di 16 ore e in base alle definizioni stabilite dall’Accordo Stato-Regioni 2012, abilita l’operatore all’utilizzo di:

§  escavatori idraulici: macchina semovente a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una struttura superiore (torretta) normalmente in grado di ruotare di 360° e che supporta un braccio escavatore azionato da un sistema idraulico e progettata principalmente per scavare con una cucchiaia o una benna rimanendo ferma, con massa operativa maggiore di 6000 kg

§  pale caricatrici frontali: macchina semovente a ruote o a cingoli, provvista di una parte anteriore che funge da sostegno ad un dispositivo di carico, progettata principalmente per il carico o lo scavo per mezzo di una benna tramite il movimento in avanti della macchina, con massa operativa maggiore di 4500 kg

§  terne: macchina semovente a ruote o a cingoli costituita da una struttura di base progettata per il montaggio sia di un caricatore anteriore che di un escavatore posteriore

Come è organizzato il corso di formazione macchine movimento terra

1. Modulo giuridico – normativo (1 ora)

§  1.1. Presentazione del corso. Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai lavori in quota ed all’uso di attrezzature di lavoro per lavori in quota (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore.

2. Modulo tecnico (3 ore)

§  2.1. Categorie di attrezzature: i vari tipi di macchine movimento terra e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche, con particolare riferimento a escavatori, caricatori, terne e autoribaltabili a cingoli.

§  2.2. Componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, circuiti di` comando, impianto idraulico, impianto elettrico (ciascuna componente riferita alle attrezzature oggetto del corso).

§  2.3. Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. Visibilità dell’attrezzatura e identificazione delle zone cieche, sistemi di accesso.

§  2.4. Controlli da effettuare prima dell’utilizzo; controlli visivi e funzionali ad inizio ciclo di lavoro.

§  2.5. Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nel ciclo base delle attrezzature (rischio di capovolgimento e stabilità statica e dinamica, contatti non intenzionali con organi in movimento e con superfici calde, rischi dovuti alla mobilità, ecc.). Avviamento, spostamento, azionamenti, manovre, operazioni con le principali attrezzature di lavoro. precauzioni da adottare sull’organizzazione dell’area di scavo o lavoro.

§  2.6. Protezione nei confronti degli agenti fisici: rumore, vibrazioni al corpo intero ed al sistema mano-braccio.

3. Modulo pratico (6 ore – 12 ore)

§  3.1. Individuazione dei componenti strutturali e dei dispositivi di comando e di sicurezza.

§  3.2. Controlli visivi e funzionali pre-utilizzo.

§  3.3. Pianificazione delle operazioni di campo, scavo e caricamento: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso, tipologia e condizioni del fondo e del terreno, sbancamento, livellamento, scavo, scavo offset, ecc.

§  3.4. Operazioni di movimentazione e sollevamento carichi, manovra di agganci rapidi per attrezzi.

§  3.5. Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.

3.6. Messa a riposo e trasporto dei mezzi


§  Studio di Consulenza Aziendale – dott. Fausto Ridolfo

§  Via Trento, 282 A Pal.C – Complesso Oasi 2

§  98061 Brolo (ME) – Cell. 329-3222740 –

§  e-mail: acim.claai@gmail.com  ---- faustoridolfo@tiscali.it

§  Recapito di Roma, Via Marsala,13

§  Sede di Torregrotta : Via Sfameni,15

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