Gli art. 36 e 37 del D.Lgs 81/08) impongono
al datore di lavoro l’obbligo di informare e di formare in modo adeguato i
lavoratori circa la sicurezza, la salute e le misure di prevenzione e
protezione da adottare in relazione all’attività dell’impresa.
La formazione e, se previsto uno specifico
addestramento devono avvenire in occasione:
a) dell’assunzione
b) del trasferimento o di un cambio di mansione
c) dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro, nuove tecnologie, di
nuove sostanze o preparati pericolosi
Il datore di lavoro deve far seguire ai
propri dipendenti i corsi di abilitazione per la guida di qualunque tipo di
macchina movimento terra, pena una sanzione amministrativa e il sequestro dei
mezzi.
I corsi sono suddivisi in una parte teorica con 4 ore
di lezione, un addestramento pratico di 16 ore ed esame finale.
I rischi nell'utilizzo di una macchina movimento terra
Tra
i principali rischi che una corretta formazione e l’abilitazione devono
prevenire vi sono:
§
ribaltamento o rovesciamento per eccessiva velocità, svolte
repentine, errata valutazione delle condizioni del terreno o degli spazi di
manovra
§
ribaltamento o rovesciamento per mancato rispetto dei limiti di
carico sollevabile
§
ribaltamento o rovesciamento nel caso si lavori sul margine del
terreno, rampe, operazioni di scavo sotto la macchina
§
caduta di materiale, scivolamento del mezzo durante il movimento,
danneggiamento dovuto al contatto con altri oggetti pericolosi come tubazioni
idriche o linee elettriche
§
urto con altri mezzi dovuto alla cattiva gestione o all’incapacità
dell’operatore di valutare correttamente lo spazio a disposizione
§
sprofondamento durante lo scavo e rischio di caduta dell’operatore
§
mancata verifica della presenza di persone all’interno dell’area
di lavoro
§
manutenzione negligente
§
uso scorretto della macchina (sollevamento o trasporto di persone)
Corsi di formazione per
macchine movimento terra
Il corso macchine movimento terra ha una durata
di 16 ore e in base alle definizioni stabilite dall’Accordo Stato-Regioni
2012, abilita l’operatore all’utilizzo di:
§ escavatori idraulici: macchina semovente
a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una struttura
superiore (torretta) normalmente in grado di ruotare di 360° e che supporta un
braccio escavatore azionato da un sistema idraulico e progettata
principalmente per scavare con una cucchiaia o una benna rimanendo ferma,
con massa operativa maggiore di 6000 kg
§ pale caricatrici
frontali: macchina semovente a ruote o a cingoli, provvista di una parte
anteriore che funge da sostegno ad un dispositivo di carico,
progettata principalmente per il carico o lo scavo per mezzo di una benna
tramite il movimento in avanti della macchina, con massa operativa
maggiore di 4500 kg
§ terne: macchina semovente a
ruote o a cingoli costituita da una struttura di base progettata per il
montaggio sia di un caricatore anteriore che di un escavatore posteriore
Come è organizzato il
corso di formazione macchine movimento terra
1. Modulo giuridico
– normativo (1 ora)
§ 1.1. Presentazione del
corso. Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro
con particolare riferimento ai lavori in quota ed all’uso di attrezzature di
lavoro per lavori in quota (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore.
2. Modulo tecnico (3
ore)
§ 2.1. Categorie di
attrezzature: i vari tipi di macchine movimento terra e descrizione delle
caratteristiche generali e specifiche, con particolare riferimento a
escavatori, caricatori, terne e autoribaltabili a cingoli.
§ 2.2. Componenti
strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione,
organi di direzione e frenatura, circuiti di` comando, impianto idraulico,
impianto elettrico (ciascuna componente riferita alle attrezzature oggetto del
corso).
§ 2.3. Dispositivi di
comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento,
identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. Visibilità
dell’attrezzatura e identificazione delle zone cieche, sistemi di accesso.
§ 2.4. Controlli da
effettuare prima dell’utilizzo; controlli visivi e funzionali ad inizio ciclo
di lavoro.
§ 2.5. Modalità di
utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti
nel ciclo base delle attrezzature (rischio di capovolgimento e stabilità
statica e dinamica, contatti non intenzionali con organi in movimento e con
superfici calde, rischi dovuti alla mobilità, ecc.). Avviamento, spostamento,
azionamenti, manovre, operazioni con le principali attrezzature di lavoro.
precauzioni da adottare sull’organizzazione dell’area di scavo o lavoro.
§ 2.6. Protezione nei
confronti degli agenti fisici: rumore, vibrazioni al corpo intero ed al sistema
mano-braccio.
3. Modulo pratico (6 ore
– 12 ore)
§ 3.1. Individuazione dei
componenti strutturali e dei dispositivi di comando e di sicurezza.
§ 3.2. Controlli visivi e
funzionali pre-utilizzo.
§ 3.3. Pianificazione
delle operazioni di campo, scavo e caricamento: pendenze, accesso, ostacoli sul
percorso, tipologia e condizioni del fondo e del terreno, sbancamento,
livellamento, scavo, scavo offset, ecc.
§ 3.4. Operazioni di
movimentazione e sollevamento carichi, manovra di agganci rapidi per attrezzi.
§ 3.5. Esercitazioni di
pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di
pericolo.
3.6. Messa a riposo e
trasporto dei mezzi
§ Studio di Consulenza Aziendale –
dott. Fausto Ridolfo
§ Via Trento, 282 A Pal.C –
Complesso Oasi 2
§ 98061 Brolo (ME) – Cell.
329-3222740 –
§ e-mail: acim.claai@gmail.com ---- faustoridolfo@tiscali.it
§ Recapito
di Roma, Via Marsala,13
§
Sede di Torregrotta : Via Sfameni,15
§ Recapito
di Messina, Via Giordano Bruno,81