lunedì 15 aprile 2013

Pmi in crisi il ruolo del “Concordato in Bianco”


Con “concordato in bianco” le imprese in crisi possono tentare di evitare il fallimento, trovando un accordo per pagare i propri debiti attraverso un progetto di risanamento che prevede con una decurtazione dei debiti da pagare. Le aziende che sono “in crisi momentanea” ma che ha possibilità di riprendersi e sotto la vigilanza del tribunale continua la propria attività economica concordando il rientro dei propri debiti nei confronti dei debitori, i quali sono chiamati ad approvare il progetto di risanamento. Le istanze di concordato in bianco si possono presentare senza una particolare documentazione a supporto della richiesta di concordato in bianco. La legge prevede che per integrare la documentazione mancante le imprese hanno un termine che varia tra i 60 giorni ad i 120 giorni.

La presentazione del concordato in bianco consente alle imprese comunque di guadagnare tempo, in attesa di eventi che possano sbloccare la situazione economica.

Il concordato in bianco può rappresentare alcune volte un allungamento dell’agonia aziendale, con la conseguenza dell’ingolfamento dei tribunali.

Il deposito presso i tribunali del concordato in bianco produce effetti positivi immediati per il debitore(fra cui il divieto per i creditori di porre in essere azioni esecutive cautelari) permette di avere del tempo per tentare di trovare delle soluzioni alla crisi aziendale.
Per informazioni e consulenza:
Studio di Consulenza Aziendale di Fausto Ridolfo
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