sabato 22 marzo 2025

Studio di Consulenza Aziendale dott. Fausto Ridolfo - Formazione e Consulenza Sicurezza nei Luoghi di Lavoro

 Lo Studio di Consulenza Aziendale – dott. Fausto Ridolfo,  offre pieno supporto alle aziende grandi e piccole che necessitano di un partner serio e affidabile a cui delegare il compito di gestire e organizzare ogni aspetto della sicurezza sul lavoro.

Forte di un'esperienza pluriennale acquisita nella gestione di problematiche e situazioni anche complesse e della collaborazione con professionisti del settore, la nostra consulenza in materia di sicurezza sul lavoro diventa un valido supporto a tutte le tipologie di aziende, grazie a metodologie di problem solving ampiamente sperimentate.

Per ogni specifica esigenza mettiamo a disposizione consulenti preparati nei vari settori, perfettamente coordinati dai nostri consulenti.

Servizi di consulenza

Il nostro servizio di consulenza è studiato per i nostri clienti in qualsiasi settore abbiano bisogno.

Nomina Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno

Consulenza e Assistenza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro

Consulenza per la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi

Documento di Valutazione dei Rischi

Valutazione del rischio da esposizione a rumore

Valutazione del rischio da esposizione a vibrazioni meccaniche

Valutazione del rischio da stress lavoro-correlato

Valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici

Valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi e sovraccarico biomeccanico

Valutazione del rischio d’incendio e di esplosione

Valutazione del rischio da esposizione a radiazioni ottiche artificiali

Valutazione del rischio da esposizione a campi elettromagnetici

Valutazione di impatto acustico

Consulenza per la redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi d’Interferenza (D.U.V.R.I.)

Pratiche di autorizzazione all’emissione in atmosfera

Pratiche di autorizzazione allo scarico idrico

Autorizzazione Unica Ambientale

Consulenze ambientali

Studi di valutazione di impatto ambientale

Due Diligence Ambientale

Campionature degli inquinanti aerodispersi in ambienti di Lavoro

Analisi microbiologiche e tamponi

Gestione informatica e/o assistenza della compilazione dei registri di carico e scarico elaborazione MUD

Piani di emergenza ed evacuazione aziendali

Piani operativi di sicurezza e piani di sicurezza e coordinamento

Pratiche di inizio attività

Redazione manuale di Autocontrollo HACCP

Redazione manuale prevenzione legionellosi

Pratiche di prevenzione incendi

Assunzione dell’incarico di coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione

Verifica di conformità legislativa in cantiere

Consulenze/Ispezioni cantieristiche

P.I.M.U.S.

Consulenza per l’elaborazione di procedure di sicurezza e di emergenza

Consulenza in materia di Privacy

Consulenza A.D.R.

Consulenza per la presentazione dei modelli di richiesta riduzione premio INAIL

Consulenza responsabilità amministrativa secondo D.Lgs. 231/2001

Consulenza per l’adozione di modelli organizzativi secondo D.Lgs. 231/2001

Assistenza e consulenza legale in materia antinfortunistica

Due Diligence in materia di sicurezza sul lavoro

Consulenza in materia di igiene alimentare

Studio di Consulenza Aziendale dott. Fausto Ridolfo

Via Trento, 282 A Pal.C. Complesso Oasi 2

98061 Brolo (Me)

Recapiti: Torregrotta - Via Sfameni,15

                Roma - Via Marsala,13

                Messina - Via Giordano Bruno,81

Cellulare 3293222740 - email: centroserviziaziendali@gmail.com









 

sabato 22 febbraio 2025

ATTREZZATURE DI LAVORO: FORMAZIONE ANCHE PER I DATORI DI LAVORO

 L’Accordo Stato Regioni del 22/02/2022, infatti, disciplina le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione.

Ogni lavoratore che utilizza attrezzature da lavoro come carrelli elevatori , PLE ecc. deve obbligatoriamente aver frequentato un corso di formazione che lo abiliti al loro utilizzo.

La commissione interpelli, con l’interpello 01/2020 ha chiarito, che, l’uso delle attrezzature per le quali è prevista una formazione specifica (carrelli elevatori, PLE, autogru, ecc) è vietato a qualsiasi “operatore” non formato, e che quindi nella categoria di “operatore” è ricompreso anche il datore di lavoro che sia privo della formazione specifica.

Per quanto riguarda l’applicabilità della sanzione, a carico del datore di lavoro, qualora le attrezzature siano utilizzate dallo stesso in assenza di specifica formazione, la commissione si esprime nel seguente modo:

“fatta salva l’applicazione alle singole fattispecie concrete di diverse disposizioni sanzionatorie previste dalla normativa vigente – sulla base del principio di tipicità che regola il sistema penale – che l’ambito di operatività del sopra citato articolo 87, comma 2, lettera c), del d.lgs. n. 81/2008 debba essere circoscritto alle fattispecie in esso previste, pertanto le relative sanzioni non possono essere applicate qualora tali attrezzature siano utilizzate dal datore di lavoro”.

Le attrezzature di lavoro per le quali è obbligatoria la specifica abilitazione sono:

  • Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE);
  • Gru a torre, gru mobile e gru per autocarro;
  • Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (carrelli semoventi a braccio telescopico; carrelli industriali semoventi; carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi);
  • Trattori agricoli o forestali;
  • Macchine movimento terra (escavatori idraulici, con massa operativa maggiore di 6000 kg; escavatori a fune; pale caricatrici frontali, con massa operativa maggiore di 4500 kg; terne; autoribaltabile a cingoli, con massa operativa maggiore di 4500 kg);
  • Pompa per calcestruzzo.

L’Accordo Stato Regioni del 22/02/12 stabilisce, inoltre, che entro cinque anni dalla data di frequentazione del corso di formazione, il lavoratore deve essere aggiornato con un corso di formazione specifico.

 Per informazioni, consulenza e formazione:

 

Studio di Consulenza Aziendale – dott. Fausto Ridolfo

§  Via Trento, 282 A Pal.C – Complesso Oasi 2

§  98061 Brolo (ME) – Cell. 329-3222740 –

§  e-mail: acim.claai@gmail.com  ---- faustoridolfo@tiscali.it

§  Recapito di Roma, Via Marsala,13

§  Sede di Torregrotta : Via Sfameni,15

§  Recapito di Messina, Via Giordano Bruno,81





mercoledì 12 febbraio 2025

Normativa di utilizzo per le macchine movimento terra e la Formazione dei Lavoratori

 Gli art. 36 e 37 del D.Lgs 81/08) impongono al datore di lavoro l’obbligo di informare e di formare in modo adeguato i lavoratori circa la sicurezza, la salute e le misure di prevenzione e protezione da adottare in relazione all’attività dell’impresa.

La formazione e, se previsto uno specifico addestramento devono avvenire in occasione:
a) dell’assunzione
b) del trasferimento o di un cambio di mansione
c) dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro, nuove tecnologie, di nuove sostanze o preparati pericolosi

Il datore di lavoro deve far seguire ai propri dipendenti i corsi di abilitazione per la guida di qualunque tipo di macchina movimento terra, pena una sanzione amministrativa e il sequestro dei mezzi.

I corsi sono suddivisi in una parte teorica con 4 ore di lezione, un addestramento pratico di 16 ore ed esame finale.

I rischi nell'utilizzo di una macchina movimento terra

Tra i principali rischi che una corretta formazione e l’abilitazione devono prevenire vi sono:

§  ribaltamento o rovesciamento per eccessiva velocità, svolte repentine, errata valutazione delle condizioni del terreno o degli spazi di manovra

§  ribaltamento o rovesciamento per mancato rispetto dei limiti di carico sollevabile

§  ribaltamento o rovesciamento nel caso si lavori sul margine del terreno, rampe, operazioni di scavo sotto la macchina

§  caduta di materiale, scivolamento del mezzo durante il movimento, danneggiamento dovuto al contatto con altri oggetti pericolosi come tubazioni idriche o linee elettriche

§  urto con altri mezzi dovuto alla cattiva gestione o all’incapacità dell’operatore di valutare correttamente lo spazio a disposizione

§  sprofondamento durante lo scavo e rischio di caduta dell’operatore

§  mancata verifica della presenza di persone all’interno dell’area di lavoro

§  manutenzione negligente

§  uso scorretto della macchina (sollevamento o trasporto di persone)


Corsi di formazione per macchine movimento terra

Il corso macchine movimento terra ha una durata di 16 ore e in base alle definizioni stabilite dall’Accordo Stato-Regioni 2012, abilita l’operatore all’utilizzo di:

§  escavatori idraulici: macchina semovente a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una struttura superiore (torretta) normalmente in grado di ruotare di 360° e che supporta un braccio escavatore azionato da un sistema idraulico e progettata principalmente per scavare con una cucchiaia o una benna rimanendo ferma, con massa operativa maggiore di 6000 kg

§  pale caricatrici frontali: macchina semovente a ruote o a cingoli, provvista di una parte anteriore che funge da sostegno ad un dispositivo di carico, progettata principalmente per il carico o lo scavo per mezzo di una benna tramite il movimento in avanti della macchina, con massa operativa maggiore di 4500 kg

§  terne: macchina semovente a ruote o a cingoli costituita da una struttura di base progettata per il montaggio sia di un caricatore anteriore che di un escavatore posteriore

Come è organizzato il corso di formazione macchine movimento terra

1. Modulo giuridico – normativo (1 ora)

§  1.1. Presentazione del corso. Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai lavori in quota ed all’uso di attrezzature di lavoro per lavori in quota (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore.

2. Modulo tecnico (3 ore)

§  2.1. Categorie di attrezzature: i vari tipi di macchine movimento terra e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche, con particolare riferimento a escavatori, caricatori, terne e autoribaltabili a cingoli.

§  2.2. Componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, circuiti di` comando, impianto idraulico, impianto elettrico (ciascuna componente riferita alle attrezzature oggetto del corso).

§  2.3. Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. Visibilità dell’attrezzatura e identificazione delle zone cieche, sistemi di accesso.

§  2.4. Controlli da effettuare prima dell’utilizzo; controlli visivi e funzionali ad inizio ciclo di lavoro.

§  2.5. Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nel ciclo base delle attrezzature (rischio di capovolgimento e stabilità statica e dinamica, contatti non intenzionali con organi in movimento e con superfici calde, rischi dovuti alla mobilità, ecc.). Avviamento, spostamento, azionamenti, manovre, operazioni con le principali attrezzature di lavoro. precauzioni da adottare sull’organizzazione dell’area di scavo o lavoro.

§  2.6. Protezione nei confronti degli agenti fisici: rumore, vibrazioni al corpo intero ed al sistema mano-braccio.

3. Modulo pratico (6 ore – 12 ore)

§  3.1. Individuazione dei componenti strutturali e dei dispositivi di comando e di sicurezza.

§  3.2. Controlli visivi e funzionali pre-utilizzo.

§  3.3. Pianificazione delle operazioni di campo, scavo e caricamento: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso, tipologia e condizioni del fondo e del terreno, sbancamento, livellamento, scavo, scavo offset, ecc.

§  3.4. Operazioni di movimentazione e sollevamento carichi, manovra di agganci rapidi per attrezzi.

§  3.5. Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.

3.6. Messa a riposo e trasporto dei mezzi


§  Studio di Consulenza Aziendale – dott. Fausto Ridolfo

§  Via Trento, 282 A Pal.C – Complesso Oasi 2

§  98061 Brolo (ME) – Cell. 329-3222740 –

§  e-mail: acim.claai@gmail.com  ---- faustoridolfo@tiscali.it

§  Recapito di Roma, Via Marsala,13

§  Sede di Torregrotta : Via Sfameni,15

§  Recapito di Messina, Via Giordano Bruno,81








venerdì 10 gennaio 2025

Il decreto “DDG 4613/2024” del Dipartimento del Turismo della Regione Sicilia per il rilancio del settore turistico con contributi a fondo perduto per imprese alberghiere ed extra-alberghiere.

 Il Dipartimento Turismo della Regione Siciliana, con il decreto DDG 4613/2024 , pubblicato sulla GURS n. 57 del 27 dicembre 2024, ha ufficializzato un avviso pubblico da 135 milioni di euro destinati alle imprese turistiche. L’iniziativa, finanziata, si pone l’obiettivo di incentivare gli investimenti per migliorare l’offerta ricettiva regionale, con particolare attenzione alla sostenibilità, alla digitalizzazione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dismesso nella regione Sicilia.

Gli obiettivi:

Il bando si propone di favorire investimenti produttivi per accrescere il livello qualitativo delle strutture ricettive e dei servizi offerti, contribuendo anche alla destagionalizzazione del turismo . Gli interventi finanziabili includono:

·         Riqualificazione e ampliamento delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere , con particolare riguardo alla sostenibilità ambientale.

·         Recupero del patrimonio immobiliare dismesso , compresi edifici storici da destinare a uso turistico.

·         Digitalizzazione dei servizi , attraverso piattaforme innovative e strumenti per migliorare l’esperienza dei visitatori.

·         Interventi per la sostenibilità , come l’efficienza energetica, l’uso di energie rinnovabili e l’adozione di pratiche a basso impatto ambientale.

Beneficiari

Il bando si rivolge a tutte le imprese turistiche siciliane, siano esse micro, piccole o medie imprese. Tra i beneficiari rientrano:

·         Strutture alberghiere (hotel, resort, villaggi turistici).

·         Strutture extra-alberghiere (B&B, agriturismi, aziende ittiche, affittacamere).

·         Imprese di servizi complementari al turismo.

Requisiti

I soggetti proponenti devono possedere, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, i principali requisiti di ammissibilità: 

  1. essere imprese regolarmente costituite e iscritte nel “Registro delle Imprese”, ancorché inattive o di nuova istituzione, e possedere un ATECO primario in uno dei settori ammissibili
  2. possedere i requisiti di classificazione o dimostrare di potere acquisire i requisiti di classificazione previsti dalla vigente normativa in materia di strutture ricettive;
  3. di possedere al momento della presentazione dell’istanza l’unità locale presso il territorio della Regione Siciliana o, alternativamente, di impegnarsi a disporre al momento del primo pagamento dell’aiuto dell’unità locale identificata in sede di domanda
  4. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e impegnarsi a produrre i relativi titolo abilitativi al momento del primo pagamento;
  5. trovarsi in regime di contabilità ordinaria solo per le imprese che partecipano alla richiesta di agevolazione in regime di esenzione
  6. essere in possesso di documentazione idonea, ivi compresa Lettera di Credenziali, rilasciata da Istituti bancari, da intermediari finanziario da Consorzi Fidi iscritti ex 106 TUB, attestante la capacità di copertura finanziaria dell’iniziativa (Iva compresa), al netto del contribuito richiesto; 
  7. essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali, ove ricorra;

 

Le agevolazioni previste

Potranno essere assegnati contributi in conto capitale in regime “de minimis” per le richieste da 50mila a 300mila euro, con intensità massima pari all’80 per cento delle spese ammissibili, oppure “in esenzione” per le istanze di importo compreso tra 300mila e 3,5 milioni di euro. In questo secondo caso le soglie massime sono fissate al 60 per cento per le micro e piccole imprese (Mpi), al 50% per le medie e al 40% per le grandi imprese.

Le agevolazioni non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici (regionali, nazionali o comunitari) richiesti per le stesse spese ammissibili.

Le agevolazioni previste copriranno fino all’80% delle spese ammissibili a fondo perduto. Per accedere ai contributi, i richiedenti dovranno presentare:

1.      Un progetto dettagliato , con indicazione degli obiettivi, delle spese previste e dei risultati attesi.

2.      Documentazione tecnica , che include analisi di fattibilità e conformità ai criteri di sostenibilità e digitalizzazione.

3.      Piano finanziario , per dimostrare la capacità di completare gli interventi.

La Regione Siciliana valuterà le proposte sulla base di criteri quali:

·         Impatto economico e occupazionale.

·         Innovatività e digitalizzazione del progetto.

·         Rispetto dei parametri di sostenibilità ambientale.

·         Valorizzazione del patrimonio culturale e storico.

 

Per informazioni e consulenza:

Studio di Consulenza Aziendale dott. Fausto Ridolfo

Sede di Brolo: Via Trento n. 282 A, Pal.C -Complesso Oasi 2; si riceve per appuntamento il lunedì pomeriggio;

Recapito di Torregrotta: Via Prof. Sfameni,15; si riceve per appuntamento il giovedì pomeriggio;

Recapito di Messina: Via Giordano Bruno,81 si riceve per appuntamento;

Recapito di Roma: Via Marsala,13 si riceve per appuntamento.

Contatti:

email: faustoridolfo@tiscali.it  cellulare: 3293222740